SICILIA - Il piano paesistico per la provincia di Ragusa potrebbe essere presto realtà Antonio La Monica LA SICILIA Domenica 09 Settembre 2012
Il piano paesistico per la provincia di Ragusa potrebbe essere presto realtà. Il Consiglio di Giustizia amministrativa, infatti, ha respinto il ricorso che il Comune di Sortino aveva avanzato per bloccare l'adozione dello strumento di tutela del territorio. Ricorso che anche Ragusa aveva prodotto con successo al Tar. Nelle motivazioni, il Consiglio di Giustizia amministrativa, infatti, sostiene che il piano paesistico non va sottoposto a valutazioni ambientali e ribadisce la prevalenza del piano su tutti gli interessi di altra natura. La decisione presa per ovviare al ricorso del Comune di Sortino varrà senza dubbio anche per le sorti del nostro Comune. Ecco perché le associazioni ambientaliste, con in testa Legambiente, colgono la palla al balzo per rilanciare il dibattito. "Per l'ennesima volta - dichiara Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia - si fa ulteriore chiarezza sulle procedure di adozione dei piani paesistici. Tutti coloro che strumentalmente hanno tentato di impedire, in particolare a Siracusa e Ragusa, l'approvazione di questo prioritario strumento di programmazione, hanno ricevuto una sonora bocciatura". Per Legambiente Sicilia, dunque, non c'è tempo da perdere. "Adesso - conclude Zanna - l'assessore regionale Trigilio convochi, senza per ulteriore perdite di tempo, l'Osservatorio per il paesaggio per approvare definitivamente i piani di Siracusa e Ragusa". Ricordiamo che l'adozione del Piano paesistico ha incontrato una strenua opposizione di quasi tutte le forze politiche ed imprenditoriali della provincia. La principale accusa che veniva mossa alla Regione era di avere calato dall'alto questo piano senza una minima concertazione con il territorio. Il senso del ricorso, però, poggia sulla mancanza di una Valutazione ambientale strategica al piano. Valutazione che, come si è visto per Sortino, non è determinante a qualificare lo stop al piano stesso. "E' una buona occasione - aggiunge Claudio Conti, responsabile di Legambiente Ragusa - affinché finalmente si comprenda l'importanza strategica di questo strumento. Non si tratta di semplici vincoli che intendono ingessare il territorio. Bensì di uno strumento adatto a valorizzarlo e renderlo produttivo nel migliore dei modi possibili. Ovvero nel rispetto dell'ambiente e degli interessi della collettività. Il piano paesaggistico ha sollevato questioni scomode frapponendosi ad interessi speculativi di pochi, ha il merito di aver definito i caratteri invariabili del nostro paesaggio e le conseguenti azioni per la sua irrinunciabile difesa a vantaggio di tutti, ha posto l'accento sui gravi scempi del nostro territorio suggerendo i dovuti rimedi, ha soprattutto svolto, per la prima volta in maniera incisiva, un'azione organizzativa e pianificatoria territoriale. Avevamo guardato con dispiacere e stupore alla decisione del Tar di accogliere il ricorso del Comune di Ragusa. Adesso ci aspettiamo che il Cga ristabilisca il senso delle regole anche per quanto riguarda il nostro territorio".
09/09/2012
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