SICILIA - Un Piano, mille polemiche. LA SICILIA Giovedì 17 Maggio 2012
Botta e risposta fra l'avvocato Giuliano e il presidente della Provincia, Bono
Il primo accusa la Provincia di aver difeso interessi di privati. La replica è una denuncia, in assenza di un chiarimento che spieghi le pesanti accuse mosse all'Ente
Molti dei soggetti pubblici e privati che si erano rivolti al Tar per chiedere l'annullamento del decreto assessoriale di adozione del Piano paesaggistico della Provincia hanno rinunciato alla sospensione degli effetti del Piano. La decisione è stata assunta in seguito ai risultati dell'udienza del Tar del 9 maggio scorso, dove i presidenti delle due sezioni del Tribunale amministrativo hanno ritenuto di non doversi pronunciare sulla domanda cautelare di sospensione in attesa del pronunciamento del Cga sul Piano paesistico di Ragusa. La scelta di tale rinuncia, però, oltre a essere stata operata da alcune imprese interessate, ha riguardato anche Comune capoluogo e Provincia regionale, da qui sono nate alcune polemiche sulle motivazioni che hanno portato gli enti pubblici a preferire questa opzione. A porre il primo dubbio sulla legittimità di questa rinuncia è l'avvocato Corrado Giuliano: «lascia perplessi che enti pubblici chiamati a tutelare interessi collettivi - sottolineava dopo aver appreso la notizia - intraprendano azioni insostenibili che hanno come unica finalità quella di rappresentare interessi privati». Non si è fatta attendere la replica del presidente Nicola Bono, che respinge le accuse del legale affermando che «il ricorso presentato dalla Provincia non riguarda alcun terreno in particolare e non vuole tutelare gli interessi privati, bensì la possibilità per i cittadini di avere un Piano condiviso e quindi attuabile». Il rappresentante dell'amministrazione provinciale critica un piano «redatto in fretta e furia e in violazione delle procedure prescritte», che vincolerebbe gran parte del territorio provinciale senza preventivamente accertarne la compatibilità con i programmi di sviluppo socio-economici adottati dagli Enti Locali e senza la propedeutica Valutazione Ambientale Strategica. «Dica l'avvocato Giuliano entro una settimana i nomi dei privati che la Provincia avrebbe tutelato nel suo ricorso - la dura replica di Bono - ovvero smentisca le generiche e infondate accuse diffamatorie lanciate sulla stampa. In caso contrario, sarò costretto a tutelare giudizialmente l'onorabilità dell'Ente che rappresento. Si può discutere sia del merito che della legittimità del Piano, ma a nessuno è consentito di insinuare sospetti sugli interessi pubblici tutelati dalla Provincia». Chiude la questione, almeno per ora, lo stesso avvocato Giuliano: «Stiamo redigendo le difese da depositare al Tar, abbiamo già detto che riteniamo inammissibile il ricorso degli enti locali. Tra due settimane renderò noto tutto quanto e il presidente Bono lo leggerà dagli stessi atti ufficiali». lu. Sig.
17/05/2012
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