Come ti cambio il Museo Egizio St.B. Corriere della Sera, 27/01/2005
Sono tante le novità messe in cantiere dalla Fondazione Museo Egizio di Torino, novità destinate in qualche modo a restituire all'antico splendore la più importante collezione egizia d'Europa (seconda al mondo soltanto a quella del Museo de Il Cairo). Ad annunciarle il presidente della fondazione, Alain Elkann, che ha così confermato che Dante Ferretti, neocandidato all'Oscar per le scenografie di The Aviator, curerà il riallestimento dell'intero museo. Che Giugiaro e Pininfarina si occuperanno dell’Egitto in città ovvero del progetto che dovrà inserire nel tessuto urbano «elementi egizi capaci di attirare l'attenzione». E che Paolo Pejrone dovrebbe occuparsi di «un allestimento botanico» da inserire all'interno del percorso museale. Nomi illustri faranno poi parte del Comitato scientifico della Fondazione. A presiederla sarà la professoressa Edda Bresciani, docente di egittologia all'Università di Pisa e responsabile di importanti scoperte come quella del nuovo tempio a Medinet Modi nel 1998. Accanto a lei un gruppo di docenti e curatori «di fama internazionale». Da Alessandro Roccati a Claudio Gallazzi, da Gaballah Ali Gaballah a Dorothea Arnold, da Vivian Devies a Dominique Valbelle. Già pronto anche il calendario delle mostre dell'Egizio (che ha scelto come proprio simbolo il faraone Ramesse II forse il pezzo più celebre della collezione): una sulla vita quotidiana nell'antico Egitto, una sulle foto ritrovate di Elisabetta Walz, una sul Papiro di Artemidoro (appena donato dalla Compagnia San Paolo al museo torinese). E poi conferenze, concerti, restauri, una nuova tinteggiatura delle pareti, una nuova biglietteria, un nuovo guardaroba. E mentre le antiche vetrine si apprestano a tornare al classico colar legno e quelle più recenti al nero con i profili d'oro, viene annunciata la prossima riapertura della prima sala del museo, chiusa ormai da oltre un anno.
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