Arriva da Pisa la super-egittologa LA STAMPA
Alla presidenza del Comitato scientifico è stata designata la professoressa Edda Bresciani
L'egittologa Edda Bresciani è stata nominata ieri presidente del comitato scientifico della «Fondazione Museo Egizio di Torino». L'incarico è stato deciso, su designazione del ministro ai Beni culturali Giuliano Urbani, dal consiglio di amministrazione della Fondazione, presieduto da Alain Elkann. La professoressa Bresciani è docente ordinario di egittologia all'Università di Pisa, dove insegna anche lingua e letteratura demotica, nell'unico centro d'insegnamento del demotico in Italia. E' socia corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, dell'«Académie des Inscriptions et Belles Lettres» di Parigi ed è stata insignita della «Medaglia d'oro della Repubblica per la cultura e la scienza». Dirige la rivista «Egitto e Vicino Oriente», che ha fondato nel 1978. Il suo nome è legato a importanti campagne archeologiche in Egitto, a Saqqara, Tebe, Assuan e Fayum. Nel corso delle quali ha fatto grandi scoperte, come la tomba rupestre del principe Uage a Khelua, e il rinvenimento nel 1998 di un nuovo tempio, intatto, d'epoca tolemaica a Medmet Madi. Ha pubblicato oltre trecento opere a stampa. Fra i numerosi saggi e testi si ricordano quelli che Edda Bresciani ha dedicato alla figura del faraone Ramesse II, alla letteratura e alla poesia nell'antico Egitto, ma anche al cibo e alle vivande predilette dalla civiltà dei faraoni. Con Edda Bresciani sono stati designati nel comitato scientifico del Museo altri sei studiosi di fama internazionale. Uno è torinese: Alessandro Roccati. Laureatosi nel 1963 all'Università di Roma, si è perfezionato in Egittologia ad Oxford, a Bonn e a Parigi, per poi dedicarsi allo studio dei papiri ieratici e delle epigrafi del Museo Egizio di Torino, del quale segue il programma editoriale scientifico. Ha insegnato alle Università di Genova, Torino, Milano e Ginevra. E' professore ordinario di egittologia all'Università di Roma «La Sapienza». Ha promosso l'allestimento di mostre di grande successo, quali i «Tesori dei Faraoni» (Venezia 1984), «La magia in Egitto al tempo dei faraoni» (Milano 1985), «Napata e Meroe», «Templi d'oro sul Nilo». Nel comitato è stato designato anche il professore Claudio Gallazzi, ordinario di papirologia all'Università di Milano, massimo studioso del papiro di Artemidoro, che la Compagnia di San Paolo ha donato al Museo Egizio. Il comitato apre le sue porte pure al professor Gaballah Ali Gaballah, ex segretario generale del «Consiglio Supremo per le Antichità dell'Egitto», docente di Egittologia all'Università del Cairo dal 1979. Nel 2001 ha collaborato all'organizzazione della grande mostra «I Faraoni». Sono designati anche la dottoressa Dorothea Arnold, curatrice delle collezioni egizie del Metropolitan Museum di New York, Vivian Devies, direttore del dipartimento dell'Antico Egitto del British Museum di Londra e Dominique Valbelle, direttrice del Centro di Studi egittologia della Sorbona di Parigi. «Tutto il consiglio d'amministrazione della Fondazione - spiega Alain Elkann - ha lavorato in perfetto accordo d'intenti per operare la scelta di queste personalità, che garantiscono al Museo Egizio, attraverso la loro indiscussa qualità professionale e umana, la certezza di un'alta competenza scientifica di valore internazionale».
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