Napoli. Maxi-inchiesta sui vandali di Sant'Agostino m.l.p. Il Mattino, Napoli, 25/1/2005
La magistratura non vuole solo ottenere il nome dei vandali che la notte tra il 16 e il 17 gennaio scorso diedero fuoco al portale della monumentale basilica di Sant'Agostino alla Zecca. Ma intende fare luce su un'altra serie di episodi che, negli anni, hanno procurato danni della chiesa. Per questo, ieri mattina, i carabinieri del Nucleo Patrimonio Artistico, col tenente Marinacci, hanno effettuato un nuovo sopralluogo nella magnifica chiesa del centro storico. Ed hanno effettuato verifiche su alcuni locali che un tempo appartenevano al monumentale complesso. In particolare hanno fatto richieste per ottenere i titoli di possesso di strutture attigue alla chiesa. Alcuni di questi titoli di possesso risalgono a prima della seconda guerra mondiale. Ieri mattina, nella chiesa del Trecento, non c'erano solo militari del Nucleo Patrimonio Artistico, ma anche funzionari della Soprintendenza ai Beni Architettonici, e della Prefettura (la chiesa, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, è proprietà del ministero degli Interni). In particolare i militari avevano l'ordine di porre sotto sequestro quei locali di pertinenza della chiesa qualora fossero stati trovati in possesso di persone che non riuscivano a dimostrarne la proprietà. Venticinque anni dopo la chiusura della momumentale basilica, gravemente danneggiata dal terremoto del novembre dell'80, un gruppo di abitanti del rione Forcella ha, intanto, dato vita al «Comitato per Sant'Agostino alla Zecca». Gli obiettivi del comitato, come è stato scritto in una nota, sono la vigilanza sui lavori che saranno intrapresi per consolidare e restaurare definitivamente la monumentale Chiesa ad opera della Soprintendenza e del ministero degli Interni. Ma la finalità del comitato è anche quella di promuovere iniziative di promozione turistica e culturale per far rientrare il monumento negli itinerari turistici evoluti della città di Napoli. Infine si vuole ripristinare la tradizionale festa dedicata a Sant'Agostino, che un tempo era un momento di aggregazione per tutti i residenti del quartiere Pendino. Una festa che si potrà nuovamente celebrare il 28 agosto di ogni anno. Il consigliere circoscrizionale Granfranco Wurzburger (Margherita) ha intanto inviato al Fec (il Fondo edifici di culto del ministero dell'Interno) una serie di quesiti per sapere cosa intende fare «per restituire alla cittadinanza ed al mondo intero una ricchezza patrimoniale storica e artistica di grande valore». In particolare Wurzburger ha chiesto di sapere: quali sono i beni patrimoniali appartenenti all'intero complesso di Sant'Agostino alla Zecca, se ci sono state negli anni addietro vendite di parti immobiliari del complesso monumentale, in particolare il chiostro, la Sala del Refettorio posta in prossimità della sacrestia, il campanile e ad alcuni locali circostanti. Presto, comunque, nell'ambito del Maggio dei Monumenti, verrà organizzata una mostra fotografica che farà vedere la basilica com'era, com'è, e grazie a una serie di progetti, come sarà.
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