Municipio abusivo: Urbani non verrà Giovanni Benvenuti Gazzetta di Mantova 20/1/2005
CURTATONE. La notizia è clamorosa e dagli effetti deflagranti: il nuovo municipio di Curtatone - che il compianto sindaco Cesare Rubini ha battezzato come Cittadella dei servizi - è stato costruito abusivamente. Lo si è appreso a due giorni dall'inaugurazione, il cui taglio del nastro era affidato al ministro dei Beni culturali Giuliano Urbani, che però ora non verrà. Il Comune non si sarebbe mai premurato di assicurarsi le autorizzazioni per procedere alla trasformazione architettonica dell'edificio. Il nuovo municipio, entrato in funzione nell'ottobre scorso, è stato realizzato in quella che un tempo era «Corte Spagnola». Una villa storica, dì epoca sei-settecentesca, sottoposta — come tutti i plessi antichi — a vincolo della Soprintendenza. Alla quale bisognava chiedere l'autorizzazione. Che pare non sia mai stata richiesta. Di conseguenza, mancando uno degli elementi fondamentali per poter procedere all'intervento, la costruzione è illegittima. L'irregolarità è venuta alla luce nei giorni scorsi, per puro caso. A scoprirlo è stata la Soprintendenza stessa a seguito di una richiesta di informazioni inoltrata dalla segreteria del ministro. «Siamo venuti a conoscenza dell'intervento — ha detto il soprintendente Luca Rinaldi — solo pochi giorni fa quando dal ministero ci è giunta richiesta di notizie. A noi agli atti non risulta nulla». Ma questo benestare della Soprintendenza era proprio necessario per procedere alla ristrutturazione della villa? «Dalla documentazione raccolta — sottolinea Rinaldi — si tratta di un complesso antico, sei o settecentesco. Come immobile di proprietà pubblica era soggetto al nostro controllo e approvazione». Pare però che il progetto realizzato fosse dei privati possessori precedenti all'acquisto comunale. Nonostante ciò, il soprintendente evidenzia che «del progetto faceva parte anche l'insediamento del nuovo municipio nella villa storica, e che quando il complesso è passato in mano al Comune la porzione architettonicamente più significativa doveva essere ancora ristrutturata». Rinaldi aggiunge: «Non so francamente cosa sia rimasto di antico. Non certo i rustici, gli originali sono stati demoliti, e neppure la palazzina centrale, se non forse per la solafacciata. Un'operazione di pura facciata mi pare appunto l'intervento, che mi ricorda l'outlet di Bagnolo». Un intervento quindi illegittimo quello attuato dalla Giunta che rischia di finire in Tribunale. «Per quanto ci riguarda — afferma Rinaldi — se verrà accertato il reato, scatteranno le denunce in Procura, il precedente sarebbe pericoloso. Abbiamo faticato in questi anni a stabilire un rapporto di leale collaborazione con le amministrazioni locali, ma per chi ha osservato la legge, anche, magari, controvoglia, sarebbe una beffa constatare che, mentre facciamo le pulci anche agli abbaini dei tetti, un enorme abuso passa sotto silenzio».
LA SCHEDA CURTATONE. I lavori del nuovo municipio, ricavato nella storica «Corte Spagnola» di via Ateneo Pisano a Montanara, erano iniziati nei primi giorni di aprile di due anni fa e si sono conclusi nel settembre scorso. Dal mese successivo è entrato in funzione. L'intervento è stato eseguito dall'impresa «Costruzioni Perregrini» di Sondrio, che si era assicurata l'appalto cori un ribasso dell'1,53%. L'opera è costa complessivamente 4.693.500 euro. L'area complessiva è di 16 mila metri quadrati ed ospita parcheggi, oltre ad una zona verde. La villa rurale trasformata - come detto - in municipio è ricordata dalla storia. E' citata, infatti, nella battaglia del 29 maggio 1848, quando a difesa del paese si schierarono i volontari toscani e napoletani. L'edificio, già proprietà dei marchesi Zanetti, dagli inizi del'900 era appartenuto alla famiglia Marocchi. Di fronte al nuovo municipio sta sorgendo il quartiere «Spagnola». |