Sì ai Comuni rivieraschi nel Museo del Mare Lucia Corsale La Sicilia - ed. Siracusa 21/1/2005
Ritenendo plausibile la richiesta avanzata dalla seconda commissione provinciale, «Sirakosia», ossia il consorzio delle associazioni culturali della nostra città, dice sì all'ingresso dei comuni rivieraschi nella costituenda «Fondazione Museo del Mare di Siracusa». Sebbene l'assenso non sia stato formalizzato, il presidente di «Sirakosia», Augusto Aliffi, considerata la convergenza di intenti, ha dato la propria disponibilità al coinvolgimento di Pachino, Avola, Augusta e Portopalo nella costituenda fondazione. Le quattro new entry non sconvolgeranno lo statuto, ma comporteranno, soltanto, un impercettibile adeguamento del progetto. «Sebbene il museo non disponga ancora dell'area in cui allocare i numerosissimi reperti - dice Augusto Aliffi - la macchina organizzativa è pronta a marciare. La ristrutturazione dei locali di via Zummo non ha potuto prendere il via, infatti, a causa della mancata emissione del decreto di autorizzazione della spesa pari a 500 milioni di lire, stanziati nel maggio del 2001. Suffragato dagli studi scientifici e museografici, nonché dal capitale messo a disposizione dai soci, la fondazione può avviare le attività educative e didattiche che, oltre alla costituzione del museo, si è prefissa. La scelta della fondazione, quale organismo per la gestione del museo è stata adottata a margine di un convegno, svoltosi nel novembre del 2003, durante cui, passando in rassegna le varie ipotesi, sono stati messi sul piatto svantaggi e convenienze. Inoltre, sembra crescere il desiderio di adesione di molti privati che si stanno facendo avanti». Sebbene il progetto, per cause non imputabili alla volontà dei soci, stia andando avanti a spizzichi e bocconi, il museo, a cinque anni, dal suo concepimento, sembra, comunque, prendere forma. A darne l'input sono state le seimila presenze registrate alla mostra sui calafatali, organizzata nel 2000 da Italia Nostra. «Il futuro museo - dice Lucia Acerra presidente di Italia Nostra - non vuole assolvere una funzione meramente documentale, ma divenire una sorta di laboratorio educativo e didattico. Sarà nostra preoccupazione, inoltre, recuperare i reperti custoditi malamente da privati, che ne ignorano il valore». Soci della costituenda associazione, che con la creazione del museo del mare tende a riesumare la nostra tradizione marinara tramandandola alle generazioni future, saranno: Sirakosia, ossia il consorzio delle associazioni culturali di Siracusa; il Comune di Siracusa che darà in uso i locali; la Provincia regionale; i predetti Comuni, rivieraschi, nonché gli enti privati che daranno in uso locali e/o servizi; le persone, fisiche, giuridiche, ed enti che verseranno contributi annuali, nella misura indicata dal consiglio di amministrazione. Il patrimonio iniziale sarà costituito: dalla collezione degli attrezzi necessitati per la costruzione di imbarcazioni in legno, nel cantiere navale di Siracusa, dalla seconda metà dell'800 sino agli anno '50 del '900; dalle elargizioni e contributi versati da enti pubblici, privati, e da persone fisiche. La Fondazione, così come recita lo statuto, sarà retta da un consiglio di amministrazione di cui faranno parte 7 membri, ed in particolare: due nominati dal consiglio direttivo di Syrakosia: uno designato dai donatori dei reperti con procedimento indicato dal consiglio di amministrazione; un rappresentante dei soci che daranno in uso locali o servizi (Comune di Siracusa); due rappresentanti delle istituzioni pubbliche che verseranno contributi annuali (Provincia di Siracusa, assessorato regionale ai Beni culturali e Pubblica istruzione); un rappresentante dei privati che verseranno contributi annuali (Erg Petroli).
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