PALERMO - Centro storico: Vìa all'operazione risanamento - Centro storico nove milioni i per strade e palazzi del Comune Alberto Bonanno La Repubblica, ed. Palermo, 21/01/2005
Palazzo delle Aquile recupera le somme non utilizzate dai privati e le destina agli edifici di sua proprietà
IL PRIMO round della scommessa sul centro storico lo vincono i privati. Il boom è tutto in mano loro, basti vedere il numero di concessioni edilizie rilasciate dal Comune che in dieci anni è aumentato del 485 per cento: dai 35 interventi autorizzati nel 1994, si è arrivati ai 170 del2004. E la crescita d'interesse è da attribuire solo in parte ai finanziamenti a fondo perduto concessi per le ristrutturazioni: sui 170 cantieri autorizzati l'anno scorso, solo 71 sono destinatari di fondi pubblici. Ma proprio sull'uso delle risorse Palazzo delle Aquile ha appena dato l'ultima stretta: tutte le somme stanziate e che i privati non hanno utilizzato saranno revocate e reimpiegate in nuovi cantieri da aprire nei quartieri storici. Dal fondo del barile sono saltati fuori 9 milioni 394 mila euro, che l'amministrazione utilizzerà per risanare edifici di sua proprietà e per riqualificare strade e piazze. Sala delle Lapidi ha votato il provvedimento l'altro ieri notte. A languire, almeno dal punto di vista della visibilità, sono invece le opere pubbliche. Il bilancio dei lavori ultimati nel 2004 dal Comune nel centro storico si chiude con il recupero dell'ex convento di San Francesco d'Assisi e con il risanamento di due lotti di edilizia residenziale al Capo. Nel 2002 i cantieri portati atermine furono dieci, nove l'anno dopo. Ma il dato non impensierisce il sindaco Diego Cammarata (che ha mantenuto per sé la delega al centro storico), che nell'aprile 2003 presentò il suo piano sul centro storico, con interventi per 425 milioni di euro in cinque anni. «I lavori ultimatinel2004sonopochiper-ché per quasi tutti gli interventi abbiamo dovuto procedere a nuova progettazione — spiega il sindaco — adeguando i progetti esecutivi alle nuove normative. Sono pronti otto progetti importali ti, che andranno in gara subito, tra i quali il restauro della chiesa dei Santi Euno e Giuliano a piazza Magione, Palazzo Fiumetorto Giallongo all'Albergheria, il giardino dell'ex Fonderia, il parco urbano del Castellammare, che è uno dei progetti più ampi. In fase di progettazione ci sono ancora 11 interventi, più altri tre che riguardano otto padiglioni dei Cantieri alla Zisa». Aggiunge Cammarata: «I lavori sono in corso in otto cantieri di edilizia monumentale, tra cui Villa Giulia, i palazzi Galletti, Natale, Gulìe La Rosa, la Biblioteca comunale, il Convento di San Biagio, e quattro sono i cantieri di edilizia pubblica. Il 2005 sarà l'anno dei lavori a cielo aperto, su piazze e arredo urbano, mentre andranno in gara anche i parcheggi, che determineranno un forte incremento dei fondi privati. Tutte queste opere, insieme agli interventi nelle abitazioni private e agli investimenti, come quelli su alberghi e parcheggi, avvicinano il cerchio alla chiusura. Quella del centro storico è una scommessa vincente. Dal 2002 a oggi per la riqualificazione abbiamo impegnato più di 100 milioni di euro». Altri interventi arriveranno con i fondi appena recuperati: 6 milioni e 266 mila euro serviranno per rifare l'impianto elettrico e di illuminazio-ne dello Spasimo, per restaurare l'androne di accesso e l'altare del Gagini della cappella Anzalone, per Palazzo delle Aquile e in altri immobili comunali, e per l'arredo urbano in via Mongitore, nel giardino dell'ex Oratorio dei Bianchi, in piazzetta Brunaccini e piazza Sant'Onofrio, dove è previsto uno degli interventi più impegnativi. Altri 3 milioni e 128 mila euro serviranno invece a finanziare interventi di arredo urbano e riqualificazione nel centro storico e su immobili comunali e di interesse monumentale, alcuni dei quali già individuati dalla commissione Urbanistica, che ha in programma i sopralluoghi all'ex Convento della Sapienza, che attualmente ospita le suore di Madre Teresa di Calcut-ta. e al Convento dell'Assunta. Piazza Papireto è tra le prime che potrebbero essere riqualificate. Resta invece in mano al ministero delle Infrastrutture il finanziamento del recupero delle facciate degli assi viari monumentali (via Maqueda e Cassaro) : nell'agosto 2003 il governo si impegnò a reperire i 25 milioni di euro necessari. Ma dei soldi non c'è ancora traccia.
Via a catene alberghiere e gruppi immobiliari NON sono solo i privati cittadini che investono nel centro storico con acquisti immobiliari. Il recupero di palazzi antichi può essere un ottimo affare anche per le catene alberghiere, come la Framon di Pietro Franza che controlla la società che ha condotto in porto l'operazione Palazzo Costantino e Palazzo Di Napoli, ai Quattro Canti, che diventeranno hotel a 5 stelle. Gli alberghi autorizzati finora sono in tutto nove, uno dei quali nella sede della ex Cassa di Risparmio, in piazza Borsa.
Più cantieri aperti aumentano gli abusi CON il boom di ristrutturazioni nel centro storico crescono anche gli abusi. Il 2004 ha segnato il record delle ordinanze di demolizione per opere eseguite senza autorizzazione o concessione: ben 69, rispetto alle 18 del 2002 ealle24del 2003. Sulla crescita del dato pesa indubbiamente la stretta impressa dal capo della polizia municipale, Maurizio Pedicone, sul fenomeno degli abusi edilizi. Nel centro storico opera una piccola task torce di vigili urbani che tiene sotto controllo cantieri vecchi e nuovi.
|