PALERMO - Centro storico: abusivi nel palazzo del Seicento Massimo Lorello La Repubblica, ed. Palermo, 21/01/2005
In dieci anni concessioni edilizie cresciute del 485%. Via libera a nove milioni per strade e edifici storici
Boom di arrivi di privati e il Comune avvia il piano di risanamento
Stretta di Palazzo delle Aquile sull'uso delle risorse finanziarie per il centro storico. Tutte le somme stanziate che i privati non hanno utilizzato saranno revocate e reimpiegate in nuovi cantieri da aprire nei quartieri storici. Da fondo del barile sono saltati fuori 9 milioni 394 mila euro, chel'amministrazione utilizzerà per risanare edifici di sua proprietà e per riqualificare strade e piazze. I fondi recuperati dai privati serviranno tra l'altro per rifare l'impianto elettrico e di illuminazio-ne dello Spasimo, per restaurare l'androne di accesso della cappella Anzalone e l'altare del Gagini, per alcuni lavori urgenti a Palazzo delle Aquile e in altri immobili di proprietà comunale. E poi per l'arredo urbano in via Mongitore e liardino dell'ex Oratorio dei Bianchi.
MASSIMO LORELLO DA UNA parte la discarica abusiva, dall'ai tra un cantiere aperto per realizzare appartamenti, abusivi pure quelli. È lo scenario che hanno trovato gli agenti del Nucleo di tutela del patrimonio artistico della polizia municipale a Villa Mattaliano, complesso monumentale della Piana dei Colli, in via Costanti -no 11/b. L'impianto principale della villa, che è stata subito sequestrata, risale al Seicento: stando a quanto è stato scoperto dai caschi bianchi durante il blitz, scattato ieri mattina, la struttura è in condizioni di estremo degrado. «In più — riferiscono gli agenti—abbiamo scoperto che erano stati fatti interventi edilizi abusivi, finalizzati alla realizzazione di comuni appartamenti, che avrebbero stravolto l'originario impianto dell'edificio storico. Abbiamo anche accertato che un antico magazzino, sul lato sinistro della villa, era in condizioni precarie». Le indagini avrebbero consentito anche di accertare la responsabilità di uno dei proprietari, T. V di 57 anni, nei confronti del quale è stato emesso un avviso di garanzia. L'ipotesi di reato contestata è la violazione delle norme urbanistiche e delle leggi sulla tutela dei monumenti. Sono in corso ulteriori accertamenti perl'identifica-zione degli altri proprietari. In tutto dovrebbero essere almeno quattro. Il provvedimento di sequestro è stato disposto dal giudice perle indagini preliminari Vincenzina Massa, su ri-chiesta del sostituto procuratore Ennio Petrigni. Davanti al-"^^J l'ingresso della I villa è stata poi scoperta una discarica abusiva di rifiuti, rottami e materiali di risulta di ogni genere. C'erano carcasse di frigoriferi e di lavatrici, laterizi, copertoni di autocarri e I mobili diventati ricettacolo I per gli insetti. _^^EU «Evidente-I mente da tempo — osservano i vigili — il giardino della villa era diventato per decine di palermitani il posto ideale nel quale liberarsi dei rifiuti ingombranti». Ma presto o tardi i proprietari avrebbero dovuto bonificarla quella discarica se, come si presume, nei loro progetti c'erala trasformazione del complesso monumentale in un lotto di appartamenti. A suffragio di questa ipotesi é stato scoperto un cantiere edile in piena attività sul fianco sinistro della villa, cantiere che ha interessato anche il piano nobile. Alilinterno dei saloni si stavano realizzando divisioni murarie con la costruzione di servizi igienici, ripostigli e anche una cucina in muratura. Tutte le opere sarebbero state eseguite senza il nulla osta della soprintendenza ai beni culturali e del Genio civile. Villa Mattaliano risale al Seicento, appartenne all'ospedale di San Bartolomeo. Nel 1726 fu acquistata da Ottavio Savona che la trasformò adeguandola all'uso residenziale. La data della ristrutturazione è ancora incisa sul portone d'ingresso, nella seconda metà del Settecento la villa fu acquistata dai marchesi Mattaliano. All'interno della villa, stando alle notizie storiche, sempre nel Settecento era stata realizzata una machina per recuperare l'acquadaipozzi. Ma i vigili, durante il blitz, non sono riusciti a tro -varia, anzi c'è il rischio che alcuni pozzi possano essere stati contaminati dalle acque nere.
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