È abusivo. Salta l'inaugurazione del municipio con Urbani Luca Angetini CORRIERE DELLA SERA LOMBARDIA 21GEN2005
CURTATONE (Mantova) Doveva essere uno di quei giorni da raccontare ai nipotini. Col ministro, il tappeto rosso, il taglio del nastro tricolore, persino il maxi-schermo per seguire la cerimonia. Doveva anche essere il giorno del tributo postumo a Cesare Rubini, il sindaco-manager del paese, rieletto a giugno ma stroncato da un infarto il 27 dicembre, che considerava quell'opera il suo fiore all'occhiello. E invece attorno a Corte Spagnola, a Montanara, dall'ottobre scorso sede del nuovo municipio di Curtatone, paese di 13 mila anime alle porte di Mantova, si è scatenato un putiferio, una vera e propria battaglia a colpi di carte bollate, perché quel municipio, perla Soprintendenza, è abusivo. Roba da denuncia penale. A innescare la miccia che ha fatto saltare l'inaugurazione di domani, il gesto di un «carbonaro»: una lettera anonima spedita qualche giorno fa alla segreteria del più illustre degli invitati all'inaugurazione, il ministro dei Beni culturali Giuliano Urbani. Una pulce nell'orecchio sulla qualità e liceità della ristrutturazione di Corte Spagnola. Tanto è bastato per far partire da Roma, indirizzato al soprintendente Luca Rinaldi, l'ordine di controllare e riferire. Risposta: «Quell'intervento non è mai stato autorizzato da questa Soprintendenza». Possibile? Possibile sì. «Siamo venuti a conoscenza dell'intervento di recupero su Corte Spagnola —spiega Rinaldi - solo pochi giorni fa, quando dal ministero ci è giunta richiesta di notizie. A noi, agli atti, non risulta nessuna richiesta di autorizzazione. Solo non un paio di vecchi ritagli di giornale, sul degrado in cui versava la corte». Ma l'autorizzazione, secondo la Soprintendenza, serviva eccome, trattandosi di edificio pubblico con più di mezzo secolo (anche se il Comune l'aveva acquisito solo di recente da un privato che voleva demolire tutto). E non è questo l'unico siluro che Rinaldi fa partire: «Dalle foto che ho visto mi pare si sia trattato non di un recupero conservativo, ma di un pesante rifacimento, per certi aspetti anche imbarazzante, con l'impiego di materiali modernissimi. Non so cosa sia rimasto di antico in quell'edificio, sembra la Città della moda (il gigantesco outlet in stile rinascimenta» le sorto un paio di anni fa vicino al casello di Mantova Sud, ndr) ». Avrebbe autorizzato un intervento del genere? «Non credo proprio». A quel punto, Urbani ha decìso di non andare più a inaugurare il municipio. La giunta comunale guidata da Ezio Gatti, il vicesindaco subentrato a Rubini, ieri si è riunita per studiare la controffensiva: «Abbiamo esaminato con tecnici e legale del Comune se l'autorizzazione della Soprintendenza era necessaria per la ristrutturazione del municipio. Dalle prime risultanze, riteniamo priva di fondamento la violazione prospettata dalla Soprintendenza. La giunta comunale si riserva inoltre di agire giudizialmente nei confronti del Soprintendente Rinaldi che, in modo avventato e senza alcun approfondimento preventivo col Comune, ha rilasciato dichiarazioni gravemente lesive dell'immagine e della credibilità dell'ente».
La scheda • LA VILLA La Corte Spagnola di Montanara è una villa rurale del XVII secolo. Già dei marchesi Zanetti, dagli inizi del "900 fu proprietà della famiglia Marocchi. Nell'estate del 2001 era stata sottoposta a radicali lavori per la costruzione di villette da parte di una ditta privata, cantiere fermato dal sindaco Cesare Rubini che aveva pensato di trasferirvi il nuovo municipio di Curtatonè Ristrutturazione costata 4,7 milioni di euro •LA STORIA Fu la sede della famosa battaglia del 29 maggio 1848: lì si schierarono a difesa del paese, contro gli austriaci, i volontari del Battaglione universitario toscano
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