«Aspettiamo il Ministero» La Nazione – cronaca Firenze, 19/01/2005
La giunta comunale che si riunirà il prossimo martedì 25 non approverà il progetto definitivo del parcheggio sotterraneo della Fortezza. Lo ha annunciato ieri il sindaco Leonardo Domenici: tutto è rinviato al parere del Comitato di settore del ministero dei Beni culturali che si riunirà a metà febbraio. «Al Comitato dovrò fornire le varie ipotesi di sistemazione esterna del parcheggio, quindi sarà meglio evitare di approvare prima il progetto definitivo. In giunta faremo un esame informale delle varie proposte, per poi collaborare con il Comitato di settore. Dopo vedremo il da farsi sulla base dei pareri che saranno espressi. Quanto alla consultazione popolare, e al quesito da sottoporre alla cittadinanza, l'ho già detto e non è dunque una novità: dobbiamo aspettare prima la risposta del ministero». Sulla questione della necessità di una variante al piano regolatore per consentire la realizzazione di una galleria commerciale e di uffici sopra il parcheggio in un'area destinata a verde pubblico — questione sollevata in consiglio comunale dalle consigliere della sinistra critica De Zordo e Sgherri —, il sindaco ha ribadito la posizione già illustrata dall'assessore all'urbanistica Gianni Biagi: «L'articolo 62 comma 6 delle norme tecniche di attuazione al piano regolatore vigente — ha precisato — consente parcheggi sotterranei nelle aree destinate a verde. Galleria commerciale e uffici sono accessori». Il sindaco ha anche annunciato di aver telefonato al segretario regionale di Rifondazione Mario Ricci per avvertirlo che non avrebbe considerato come mossa costruttiva un eventuale esposto alla procura sulla questione Fortezza. Poco prima Sgherri e De Zordo avevano infatti detto che si sarebbero riservate di denunciare gli illeciti alla magistratura. «Vogliamo capire le responsabilità, capire come nascono certi mostri: il responsabile del procedimento — aveva detto la Sgherri riferendosi al Rup Gaetano Di Benedetto che è il direttore dell'Urbanistica — dica se le condizioni poste dalla soprintendenza sono state accolte». In serata il direttore di Legambiente Francesco Ferrante ha scritto al sindaco Domenici: «Siamo contrari a quanto fuoriesce dal terreno — ha scritto in sostanza — ma non abbiamo intenzione di rivolgerci alla magistratura».
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