Soprintendenti al nastro di partenza Simona Caporilli Il Tempo – cronaca Roma, 20/01/2005
PORTE APERTE al Ministero dei Beni Culturali. Tra una settimana entreranno a far parte delle soprintendenze romane e laziali volti nuovi che si occuperanno di monumenti, chiese, ponti e resti archeologici, protagonisti - in questo periodo - di accese polemiche. Oggi inoltre, dalle 9 alle 11, chiuderanno i musei e le aree archeologiche di Roma, compreso quindi il Colosseo, il Foro Romano, Caracalla, Palazzo Massimo e le Terme di Diocleziano, successivamente al «pensionamento» del professor Adriano La Regina, ex sovrintendente: uno sciopero indetto dall'Associazione beni culturali (Abc)-Cnl al quale ha aderito anche il gruppo dei Verdi. Sono tecnici, non necessariamente storici dell'arte (architetti ed ingegneri, in maggioranza) con il compito di amministrare i beni della regione e del comune, di decidere su vincoli e di reperire fondi per restauri, tutela e manutenzione di monumenti, non hanno competenze strettamente politiche anche se, spesso e volentieri i loro incarichi interagiscono con il potere politico. Dipendono direttamente dal ministero e sono nominati dallo stesso ministro Giuliano Urbani: come è accaduto nell'ultima tornata, del 23 dicembre 2004. Varie le sedi: si va dal complesso in via di San Michele a Ripa a Palazzo Massimo, rispettivamente sede della soprintendenza ai beni artistici e della sovrintendenza romana ai beni archeologici: il quartier generale, naturalmente, è il Collegio Romano, nel cuore di Roma è la sede del Ministero per i Beni e le attività culturali. Soprintendenza per i beni artistici e architettonici l'architetto Maurizio Galletti, la soprintendenza Beni artistici e architettonici per il Lazio è andata all'architetto Anna Maria Affanni, la soprintendenza per i beni artistici e storici nell'ambito del Lazio alla dottoressa Rossella Vodret; la soprintendenza archeologica per il Lazio alla dottoressa Anna Maria Moretti, la soprintendenza archeologica per Ostia antica alla dottoressa Anna Gallina. I poli museali speciali? Data la vastità del patrimonio culturale della città eterna, sono stati istituiti due poli, quello di piazza. Venezia -che si occupa anche della tutela del Complesso del Vittoriano e quello per i beni archeologici. Il soprintendente speciale per il polo museale romano è il dottor Claudio Strinati, la sovrintendenza speciale per i beni archeologici di Roma è del dottor Angelo Bottini, direttamente dalla città di Firenze, è subentrato al pensionamento del professor Adriano La Regina; la Direzione regionale dei Beni Culturali è appannaggio dell'ingegner Luciano Marchetti,
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