Siena: apre per la prima volta palazzo Chigi scrigno dell'arte Mara Amorevoli La Repubblica – Firenze, 20/01/2005
IL PALAZZO della musica di Siena, sede dell'Accademia Chigiana, da sabato prossimo fino al 15 giugno apre al pubblico i suoi tesori d'arte dopo due secoli. Salotti, aule e stanze completamente riallestite con precisione filologica secondo il gusto del collezionismo tardo settecentesco, sedici «camere delle meraviglie» arredate con gran parte dei 12 mila pezzi di dipinti, fondi oro, statuette, ceramiche, sarcofagi etruschi, maioliche, mobili, oggetti di preziose manifatture in avorio e porcellane cinesi della collezione appartenuta a Galgano Saracini. Il monumentale castello neogotico, con torre e trifore su Via di Città, dimora della famiglia Saracini, e in seguito a varie vicende ereditarie passato ai Chigi (fu il conte Guido Chigi a fondare nel 1932 l'Accademia musicale), era già stato per pochi eruditi e appassionati d'arte «vago e superbo museo» aperto «al pubblico godimento» nel 1806 dal nobile, colto e raffinato illuminista Galgano, vissuto tra il 1752 e il 1824. Un invito a palazzo con visita inedita anche per i senesi stessi, per ammirare dopo quasi 20 anni di studi, ricerche e catalogazioni, i locali restaurati e allestititi con opere e arredi recuperati dai depositi e dalle soffitte della dimora. Il pubblico troverà al piano terreno la biglietteria e il bookshop, e quindi salendo al piano nobile - accanto al Salone della Musica dove ancora oggi si tengono i concerti dell'Accademia Cliigia-na - potrà accedere al "salotto del Sassetta", con tre capolavori dell'artista senese, risistemato come era nell'800. «Grazie ad una relazione-inventario del 1819, salotti e aule dove si tengono le lezioni di musica hanno recuperato gli arredi originari, l'80 per cento degli oggetti è tornata nella propria collocazione» spiega Enrico Colle che con Carlo Sisi ha curato il recupero delle stanze e dei tesori di Palazzo Chigi Saracini. Dettagli studiati e curatissimi, dalla tenue illuminazione che crea un clima da dimora d'epoca, alla tappezzeria di damasco rosso, alle tende ricamate (originali), fino alla disposizione dei quadri, di mobili a intarsi, consolle e poltrone, che testimoniano stratificazioni del gusto dei proprietari della sontuosa dimora, in cui le foto mostrano ospiti illustri come D'Annunzio, e grandi musicisti come Toscanini, Rubinstein, Casals. Dal "salotto Botticelli" con un tondo attribuito all'artista, si passa a quello del "Brescianino" dove troneggia un prezioso altare portatile dipinto dall'artista allievo di Beccafumi, quindi a quello di «Sano Di Pietro» che accoglie un pianoforte pare appartenuto a Liszt, sotto ai soffitti affrescati da Antonio Castelletti con glorificazioni della dinastia Saracini, e tra vetrine con terrecotte barocche e bozzetti di Bernini. Fino a restare stupiti nella camera dove soggiornò anche la regina Elisabetta del Belgio, dalla perfezione dei mobili creati da Agostino Fantastici. Tocca poi alle sei aule della musica mostrare i tesori di arredi e dipinti di scuola senese e non. Infine al piano terreno sarà allestitala mostra curata da Riccardo Spinelli «Oltre la scuola senese. Dipinti del '600 e '700 nella collezione Chigi Saracini» con i capolavori di Salvator Rosa, Bernardo Strozzi, Simone Pignoni, Sebastiano Conca, mentre per la prima volta saranno accessibili alcune residenze private con affreschi e arredi della Siena del tempo. E per approfondire la conoscenza del collezionismo senese tra '700 e '800, basterà spostarsi a Montepulciano, e visitare al Museo civico la raccolta di 200 dipinti appartenuti a Francesco Crociani, primicerio della cattedrale poliziana. Tutto il progetto è opera della Banca e della Fondazione Monte dei Paschi (che ha stanziato 1.200.000 euro per restauri del Palazzo e allestimenti), oltre che della Fondazione Accademia Chigiana, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Siena. Fino al 15 giugno, aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19.30, ingresso 9 euro, info e prenotazioni 0577246928/ 0554275315-www.chigiana.it.
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