Bottini soprintendente, applaudono in molti C. Mastroianni 16-GEN-2005 Il Tempo
I TESORI DI ROMA E LE POLEMICHE Sopra l'arco di Costantino, a destra dall'alto il Milite ignoto ei resti della Basilica Ulpia, riprodotti anche nella seconda immagine. La sostituzione di Adriano La Regina con Angelo Bottini come soprintendente ai Beni archeologici della capitale ha scatenato le polemiche dell'assessore provinciale Vincenzo Vita ("sostituzione sconcertante") e del capogruppo dei Verdi alla Regione Angelo Bonelli ("La Regina sostituito perché scomodo") Dovrà assolvere ad un compito arduo, quello di gestire il patrimonio archeologico di Roma.
NESSUNO potrà dire «Angelo Bottini, chi era costui?» La querelle innescata subito dopo la nomina a sorpresa del neo-soprintendente ai beni archeologici di Roma e legata ad un presunto «siluramento» del predecessore Adriano La Regina si è sgonfiata subito. Angelo Bottini, già soprintendente archeologico della Toscana, è l'uomo giusto al posto giusto. E la scelta del ministro Urbani non poteva essere più appropriata. Il coro di consensi riecheggia negli ambienti accademici di mezz'Italia e soprattutto nei luoghi in cui il prof. Bottini ha lavorato. Bottini è stato soprintendente in Basilicata dal 1976 al 1996 e poi è passato a dirigere l'importante sede di Firenze. E ieri Adriano La Regina gli ha mandato un «un cordiale benvenuto» e gli auguri di «buon lavoro e ogni soddisfazione». «Per formazione, capacità scientifica e risultati conseguiti nel corso della sua carriera - ha detto La Regina - Bottini possiede ogni requisito per poter svolgere a Roma un lavoro eccellente». Ha aggiunto «troverà una soprintendenza con una grande tradizione nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio archeologico e con un corpo di fun-zionari di prima qualità per cultura ed esperienza professionale». La Regina ha ringraziato anche il sindaco Veltroni «che si è sempre prodigato per favorire il potenziamento culturale di Roma, fin da quando era ministro per i Beni Culturali». Il neo-soprintendente di Roma è subentrato dopo il trentennale di La Regina. La sostituzione aveva assunto i connotati di un vero giallo in quanto da alcuni mesi sembrava definitivamente assodato che il Ministro Urbani gli avesse concesso una proroga nell’ incarico, almeno fino al 2007. «Sono entusiasta di questa sfida e seguirò la linea di tendenza già tracciata», ha esordito Bottini appena saputo della nomina. E con questo ha voluto sottolineare che ha tutta l'intenzione di seguire la politica del suo predecessore. Dalle sponde dell' Arno a quelle del Tevere. Un difficile passaggio di consegne per il milanese Bottini, che dopo aver tutelato i siti etruschi più importanti, si trova a dover affrontare i mille e quotidiani problemi di una città come Roma, in continua evoluzione urbana ma connessa con le gloriose e «ingombranti» vestigia del proprio passato.
Nato a Milano nel 1949 Angelo Bottini è stato allievo del professore Piero Or-landini all'Università Statale di Milano. Oltre ad aver ricorperto importanti incarichi manageriali nell'ambito dei Beni Culturali ha curato numerose iniziative scientifiche di carattere divulgativo. È stato inoltre il curatore della mostra «i Greci e l'Occidente» a Palazzo Grassi a Venezia nel 1996 che fu visitata da migliaia di persone.
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