Bilancio 2004 del nucleo - Tutela del patrimonio artistico. Il Tempo 15 gennaio 2005
L'Arma: documentate le collezioni private I segugi dell'arte recuperano 28 mila tesori
«Rimpatriate» la maschera d'oro peruviana, la Madonna del Pinturicchio e la kilyx attica
Le Chiese sempre più nel mirino dei ladri: trafugati circa tremila oggetti in 464 furti
OLTRE 28 mila opere d'arte recuperate, 17 mila reperti archeologici provenienti da scavi clandestini restituiti alla collettività, 2,374 opere false sequestrate. Mentre anche i furti d'arte diminuiscono, seppure di poco. Il 2004, ha spiegato ieri a Roma nella conferenza di bilancio il comandante dei carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale Ugo Zottin, è stato più che positivo anche per la qualità dei beni recuperati. Almeno tre le operazioni di particolare eccezione, il cui valore è stato sottolineato ieri in una nota, anche dal ministro dei Beni culturali Urbani: il ritrovamento di una maschera funeraria in lega di oro e rame proveniente da scavi clandestini peruviani (che sarà oggetto di una mostra nei prossimi giorni al Quirinale), il recupero di una «Madonna con bambino» del Pinturicchio ed una sentenza con la quale il tribunale di Roma ha condannato a dieci anni di reclusione e al pagamento di un risarcimento provvisionale di 10 milioni di euro allo stato italiano un noto trafficante di opere d'arte. A queste, ha annunciato Zottin, si aggiunge un ritrovamento dell'ultim'ora, quello di un altro frammento di una celeberrima kylix attica, attribuita ad Eufronio (vari frammenti di quella coppa erano stati restituiti dal Getty Museum nel 1989 e sono da poco esposti al Museo etrusco dì Villa Giulia a Roma), recuperato solo tre giorni fa dai carabinieri Tpc nella zona di Cerveteri. sono 28.021, le opere false sequestrate 2.374, i reperti archeologici provenienti da scavi clandestini 16.941. Oltre cento (115) le persone arrestate e 743 quelle segnalate. Mentre gli oggetti trafugati sono stati 19.324. In lieve diminuzione (-8%) i furti, che nel 2004 sono stati 1.190 contro i 1.293 dell'anno precedente. «In questo caso le più colpite, insieme con i privati rimangono le Chiese - ha fatto notare Zottin - che hanno subito 464 furti per un totale di 2.840 oggetti trafugati». Un punto che rimane dolente, ha sottolineato, e che rende sempre più pressante la necessità -anche per i privati - di una buona documentazione, che faciliti le operazioni di ritrovamento. Incredibile, per quantità (circa 3.500 pezzi) e qualità il recupero degli oggetti, tutti di provenienza archeologica, sequestrati al trafficante d'arte condannato in primo grado.il 13 dicembre scorso, dal tribunale di Roma. Tutti, ha sottolineato Zottin, verranno restituiti alle istituzioni di competenza (molti si trovano già nel Museo etrusco di Villa Giulia a Roma) «anche se il danno per il patrimonio dei beni culturali rimane enorme», ha detto, anche perche spesso si tratta di opere ormai decontestualizzate, difficili da collocare. Nel vero e proprio tesoro sequestrato all'uomo, anche alcuni affreschi staccati da una villa vesuviana e montati su pannelli. Oltre a centinaia di oggetti di altissima fattura provenienti dal Lazio, l'Etruria, la Puglia, la Grecia. Ma anche nelle altre operazioni di recupero si contano ritrovamenti eccezionali. Come quella della Madonna del Pinturicchio, un dipinto su tavola rubato a Spello nel 1970: i carabinieri lo hanno riconosciuto sul catalogo di una casa d'aste di Monaco di Baviera anche se nel frattempo era stato trasferito su tela e ridotto di dimensioni. O anche quella di un Corot, rubato nel 1998 in Lombardia e recuperato a Mosca.
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