SICILIA - Si dà la sanatoria per la casa abusiva sotto inchiesta il sindaco di Lercara MERCOLEDÌ, 08 FEBBRAIO 2012 LA REPUBBLICA - Palermo
Gaetano Licata è indagato per abusivismo edilizio e abuso d´ufficio: ha costruito in una zona vincolata
Ha costruito la sua villa a due piani su un territorio sottoposto a vincolo paesaggistico e si sarebbe adoperato per farla sanare fino a far firmare la concessione ad un funzionario compiacente. Con le accuse di abusivismo edilizio e abuso d´ufficio il sindaco di Lercara Friddi, Gaetano Licata, è finito sotto inchiesta insieme con il direttore dell´ufficio tecnico del Comune, Antonio Candela, e un impiegato comunale, Gianfranco Iovino. Tutti e tre sarebbero coinvolti nella vicenda, che risale al 2008. Gaetano Licata, eletto proprio nel giugno di quell´anno con il Pid e poi passato con l´Udc, è stato denunciato alla Procura di Termini Imerese attraverso alcune lettere inviate da diversi funzionari del Comune. Licata è al suo secondo mandato. La villa sott´accusa si trova in contrada Immordina. È grigia e con il tetto ricoperto di tegole. Ha degli alberi che la circondano e un ruscello che passa accanto alla costruzione. Un´oasi di cemento immersa nel verde. Secondo la ricostruzione raccolta dai carabinieri di Lercara Friddi, che seguono le indagini, Licata avrebbe sostituito il direttore dell´ufficio tecnico sei mesi prima delle elezioni comunali del 2008 e quindi della sua seconda elezione. Una decisione che è stata vista dall´opposizione come una mossa strategica: l´ex direttore infatti non sarebbe stato ben visto dal sindaco perché si sarebbe rifiutato di firmare proprio quella sanatoria. Il nuovo capo area, Antonio Candela, invece, non si sarebbe tirato indietro. E la sua firma spicca sulla sanatoria datata 2008. Anche l´impiegato, secondo le indagini dei militari, avrebbe passato quella pratica senza batter ciglio. Poi ci sarebbe anche un altro aspetto che i carabinieri stanno valutando: è quello legato al parere del genio civile. Prima di essere approvata, la sanatoria avrebbe dovuto infatti ricevere l´assenso che non è mai arrivato dal genio civile. Licata e i suoi collaboratori avrebbero interpretato quel silenzio come tacito assenso. Della storia in paese sono tutti informati. I rumors negli ultimi giorni non sono mancati. Nei bar e in piazza c´è chi vuole sapere come sia finita con quella villa che a detta di molti è «uno schiaffo alla legalità». ro. ma.
|