Cacciato La Regina, al suo posto Bottini Alessandro Rubenni l'Unità, 15 gennaio 2005
Trattenuto, riconfermato, poi rispedito a casa. E ancora, lasciato in sospeso,, mentre dai palazzi del potere, con imbarazzo, altri assicuravano: risolveremo la questione. Adesso il caso è risolto. Il lungo regno del Soprintendente Adriano La Regina è tramontato. L'imperatore «usurpato». A sostituire il Professore che per quasi trent'anni è stato la guida autorevole e inflessibile che ha vigilato sul patrimonio archeologico più importante del mondo, arriva il Soprintendente della Toscana. Il "signor no", che mai ha temuto di opporsi ai poteri forti per difendere i tesori di Roma, esce di scena. Al suo posto ci sarà una figura di sicura competenza scientifica e grande correttezza istituzionale, ma che dì ceno non è non e mal stato noto come un personaggio "scomodo". Con buona pace di tanti. E con la conferma dell'inaffidabilità del ministro Urbani, che si ritrova a sconfessare quanto fino a pochi giorni fa aveva garantito. A scoprire per primo il futuro della Soprintendenza di Roma, è chi a Firenze è andato a bussare al Palazzo del Museo Archeologico, chiedendo del Soprintendente archeologico Angelo Bottini. «Non sta più qui, lo hanno trasferito a Roma», riferiscono gli uscieri, in largo anticipo sulle fonti ufficiali. 1 fatti non li smentiscono: nella mattinata di ieri, Bottini è già nella Capitale. Intorno a mezzogiorno esce dal Ministero dei Beni Culturali insieme al Capo Dipartimento Roberto Cecchi. Ormai sembra cosa fatta. Dopo aver riconfermato Adriano La Regina per altri tre anni, una volta cozzato contro la Finanziaria del governo Berlusconi, il ministro Urbani torna sui suoi passi. Il trattenimento in servizio dei funzionar! della pubblica amministrazione oltre i 67 anni deve essere considerato come una nuova assunzione e i fondi per assumere non ci sono. Tant'è che il filo della comunicazione tra i Beni Culturali e la Funzione Pubblica, che era stata chiamata in causa per trovare una soluzione, da martedì sera è interrotto. E Urbani si inchina ai cavilli burocratici, alla politica dei tagli e del risparmio. Non resta che sostituire, all'ultimo minuto, Adriano La Regina. La scelta cade su Angelo Bottini, 55 anni, un passato più remoto in Basilicata e l'ultimo, fino a ieri, a Firenze. Dove Bottini si è ritrovato stretto nel braccio di ferro tra il sindaco Ds e il ministro Urbani, a proposito della loggia che da anni l'architetto giapponese Isozaki dovrebbe costruire all'uscita degli Uffizi, progetto a cui il ministro sarebbe contrario a causa della presenza dì reperti archeologici nel sottosuolo, che quindi si continua a scavare, nonostante alcuni studiosi abbiano definito il sito di scarsa rilevanza. Intanto la Soprintendenza di Roma è ancora più in subbuglio. Cresce io sgomento tra i collaboratori del Professore, che speravano nella sua riconferma e che alla sostituzione non vogliono proprio credere. «Sono voci di corridoio, per noi il soprintendente è in ferie. Finché non arriva una notizia ufficiale, restiamo nell'incertezza. Certo siamo molto preoccupati», dice qualcuno da Palazzo Massimo, dove Adriano La Regina non è più tornato dall'inizio dell'anno. Amaro il commento di Walter Veltroni. « Esprimo grande stupore e grande rammarico per la scelta di non confermare Adriano La Regina alla guida della Soprintendenza Archeologica di Roma nonostante gli impegni assunti», ha detto il sindaco, sottolineando che «Adriano La Regina è una delle figure più importanti dell'archeologia e della storia dell'archeologia ed è stato uno dei protagonisti assoluti della tutela e della valorizza;ione del patrimonio immenso della Capitale». Sotto scacco, il Ministero dei Beni Culturali, così come il suo capo di gabinetto, ufficialmente tace. L'unica cosa certa, per ora, è che Urbani non ha ancora firmato il decreto di nomina di Angelo Bottini.
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