Osservatorio Beni Culturali Corriere del Giorno, 13/01/2005
Martedì sera la Giunta comunale ha approvato i programmi progettuali per l'attuazione delle misure 1.4 e 2J di tirocinio formativo nell'ambito dell'attuazione del PIC Urban II - Città di Taranto. Il provvedimento contribuisce alla valorizzazione economica e sociale della città e delle zone adiacenti in crisi per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile e permetterà a 200 ragazzi di fare formazione, tirocini e autoimpiego nell'ambito dei programmi Urban, Por 2000/2006 e per la predisposizione dei Piani di Zona. L'amministrazione ha predisposto specifici progetti che il Corriere pubblica a partire da oggi.
OSSERVATORIO BENI CULTURALI
Inquadramento. Il Progetto di formazione e tirocinio consiste nella promozione ed avviamento di un servizio di "Osservatorio dei beni culturali". Il D.Lgs. 42/2004, "Codice dei beni culturali e del Paesaggio", ai sensi dell'art. 10 della Legge 6 luglio 2002, n. 137 stabilisce nell'art. 1, relativo ai principi, che: "La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e la promozione della cultura. Lo Stato, le Regioni, le Città metropolitane, le Province e i Comuni assicurano e sostengono la conservazione del patrimonio culturale e ne favoriscono la pubblica fruizione e valorizzazione". L'Osservatorio che l’Amministrazione comunale intende promuovere costituisce un’azione organica di intervento che si raccorda con le altre iniziative di promozione della formazione e dell'avvio al lavoro nella città di Taranto.
Finalità. Le finalità affidate all'iniziativa riguardano i seguenti scopi: a. coadiuvare le autorità locali promuovendo iniziative rivolte alla protezione del patrimonio culturale ed ambientale; b. favorire la realizzazione di monitoraggi del patrimonio culturale mobile ed immobile presente nella città di Taranto e di quello che ne rappresenta la storia e la cultura anche fuori del territorio comunale; c. creare una banca dati sulla situazione del patrimonio culturale ed ambientale; d. realizzare pubblicazioni sulle diverse problematiche inerenti la protezione e la salvaguardia del patrimonio culturale ed ambientale; e. sensibilizzare la stampa e l'opinione pubblica sulle questioni inerenti la tutela del patrimonio culturale ed ambientale promuovendo dibattiti, convegni ed iniziative varie; f. collaborare con Organizzazioni Governative e non Governative, con Università o con altri enti, pubblici o privati, che ne facciano richiesta; g. studiare le prospettive di crescita socio economica che soggiacciono alla promozione della valorizzazione e fruizione dei beni culturali ed ambientali; h. organizzare corsi di legislazione e di tutela dei beni culturali ed ambientali; i. elaborare e/o gestire progetti relativi il recupero, la valorizzazione e la ricostruzione del patrimonio culturale ed ambientale; j. esportare il modello organizzativo ed operativo anche in altri comuni e territori nazionali ed internazionali.
Modello organizzativo. La città di Taranto rappresenta un banco di sperimentazione di notevole valore per le attività promosse dall'Osservatorio sia per la consistente presenza di monumenti sia di beni mobili e immobili di interesse artistico, storico e archeologico, di proprietà pubblica e di privati. Anche dal punto di vista paesaggistico ed ambientale vi è una consistente ricchezza di tipologie e caratteristiche peculiari che rappresentano un unico di importanza straordinaria. All'Osservatorio spetta quindi il compito di raccordo e coordinamento con gli altri progetti promossi dall'Amministrazione comunale per la valorizzazione della strategia di rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile promossa dall'Amministrazione comunale. L'attività di promozione e coordinamento organizzativo dell'Osservatorio è affidata alla Direzione Risanamento Città Vecchia e Progetti Speciali che per le attività in esame utilizzerà la sede di Via XX Settembre, 6 o presso proprie altre sedi. Il tutoraggio delle attività di tirocinio formativo sarà affidato con determina dirigenziale del Responsabile del procedimento. Il tutor curerà il rapporto con i formandi sia in termini di coordinamento sia nella risoluzione delle problematiche connesse all'attuazione dell'attività in esame. Per l'attuazione del progetto è previsto l'utilizzo di n° 12 unità corrispondenti ai seguenti profili curricolari: • n° 8 unità aventi licenza di scuola media superiore nei seguenti indirizzi Liceo Classico, Scientifico, Linguistico, Istituto d'arte, Liceo Artistico, Istituto per Geometri; • n° 4 unità dotate di diploma di laurea e/o aventi in corso la preparazione per la tesi di laurea nei seguenti indirizzi: Tecnico (Ingegneria, Architettura, Archeologia, ecc.), Le unità da avviare al percorso di tirocinio formativo saranno individuate dalla graduatoria predisposta dall'Amministrazione per l'attuazione delle misure 1.4 e 2.3 del PIC Urban II. La selezione avverrà sulla base dei criteri individuati dal Bando e sulla base dei profili indicati nel presente progetto di attività. Il tutor elaborerà un rapporto mensile sullo stato di avanzamento dell'iniziativa, sul conseguimento degli obiettivi previsti e sui livelli di profitto conseguiti dai tirocinanti. In base a motivati ed oggettivi riscontri forniti dal rapporto porrà essere interrotto il tirocinio formativo con i soggetti segnalati dal tutor.
Svolgimento delle attività e durata del tirocinio formativo Il tirocinante svolgerà le attività previste ed accettate con la sottoscrizione della lettera di inserimento nel progetto formativo, presso la sede indicata nel punto precedente e/o presso altri luoghi indicati dal tutor. Le attività previste impegneranno un monte ore settimanale di 24 ore da suddividere nell'arco della settimana secondo le modalità individuate e comunicate da) tutor. La durata del presente modulo di tirocinio formativo, nella prima fase di implementazio-ne, è di sei mesi e sulla base di motivate esigenze ed in base ai riscontri dei rapporti informativi mensili potrà essere concessa una proroga di tirocinio di ulteriori quattro mesi.
SCHEDATURA BENI CULTURALI Inquadramento. Il Progetto di formazione è tirocinio consiste nella schedatura dei beni culturali di proprietà comunale da svolgersi a seguito di una preventiva elencazione degli stessi e di una conseguente valutazione delle risorse umane necessario per lo svolgimento delle attività. Il lavoro di pianificazione preliminare sarà svolto a cura del gruppo di lavoro del "Progetto 1 - Osservatorio dei Beni Culturali", anch'esso attivato nell'ambito dei tirocini formativi avviati dall'Amministrazione Comunale grazie ai finanziamenti del Programma di Iniziativa Comunitaria Urban II.
Finalità Le finalità affidate all'iniziativa riguardano la schedatura dei beni culturali da svolgersi mediante l'utilizzo di un modello di schedatura predisposto dal Ministero dei Beni Culturali. Attraverso l'attuazione dell'iniziativa si intende fornire una conoscenza ed una prassi operativa che risulterà utile ai formandi per il miglioramento del proprio profilo professionale e per la conoscenza di modalità di collaborazione con gli Enti territoriali e con i! territorio. L'attività intrapresa potrà, inoltre, una volta completato il ciclo progettuale, essere agevolmente esportata anche in altri contesti differenti dall'area bersaglio.
Modello organizzativo La città di Taranto dispone di un consistente numero di beni immobili potenzialmente oggetto di interesse per l'attività di schedatura. Al presente progetto di formazione e tirocinio spetta il compito di raccordo con l'attività svolta dall'Osservatorio dei beni culturali e con gli altri progetti promossi dall'Amministrazione comunale per la valorizzazione della strategia di rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile promossa dall'Amministrazione comunale. L'attività di promozione e coordinamento organizzativo del Progetto di schedatura dei BB.CC. è affidata alla Direzione Risanamento Città Vecchia e Progetti Speciali che per le attività in esame utilizzerà la sede di Via XX Settembre, 6 o presso proprie altre sedi. Il tutoraggio delle attività di tirocinio formativo sarà successivamente affidato mediante determina dirigenziale del Responsabile del procedimento. Il tutor curerà il rapporto con i formandi sia in termini di coordinamento sia nella risoluzione delle problematiche connesse all'attuazione dell'attività in esame. Per l'attuazione del progetto è previsto l'utilizzo di n° 30 unità corrispondenti ai seguenti profili curricolari: • n° 20 unità aventi licenza di scuola media superiore nei seguenti indirizzi: Liceo Classico, Scientifico, Linguistico, Artistico, Istituti d’arte, per Geometri, Accademia di Belle Arti; • n° 10 unità dotate di diploma di laurea e/o aventi in corso la preparazione per la tesi di laurea nei seguenti indirizzi tecnici (Ingegneria, Architettura, Archeologia, ecc.) Le unità da avviare al percorso di tirocinio formativo saranno individuate dalla graduatoria predisposta dall'Amministrazione per l'attuazione delle misure 1.4 e 2.3 del PIC Urban II. La selezione avverrà sulla base dei criteri individuati dal Bando e sulla base dei profili indicati nel presente progetto di attività. Il tutor elaborerà un rapporto mensile sullo stato di avanzamento dell'iniziativa, sul conseguimento degli obiettivi previsti e sui livelli di profitto conseguiti dai tirocinanti. In base a motivati ed oggettivi riscontri forniti dal rapporto potrà essere interrotto il tirocinio formativo con i soggetti segnalati dal tutor. Svolgimento delle attività e durata del tirocinio formativo Il tirocinante svolgerà le attività previste ed accettate con la sottoscrizione della lettera di inserimento nel progetto formativo, presso la sede indicata nel punto precedente e/o presso altri luoghi indicati dal tutor. Le attività previste impegneranno un monte ore settimanale di 24 ore da suddividere nell'arco della settimana secondo le modalità individuate e comunicate dal tutor. La durata del presente modulo di tirocinio formativo, nella prima fase di implemen-tazione, è di sei mesi e sulla base di motivate esigenze ed in base ai riscontri dei rapporti informativi mensili potrà essere concessa una proroga di tirocinio di ulteriori quattro mesi. 1. Continua I
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