Il Comune mette all'asta il palazzo di via Correnti. Protestano gli inquilini Rossella Verga Corriere della Sera, 13/01/2005
Il Comune mette in vendita il palazzo di via Cesare Correnti al 7, più precisamente la quota del 50 per cento di cui è diventato proprietario una cinquantina di anni fa in seguito a un lascito. Dopo una lunga trafila burocratica, per lo storico stabile di via Correnti, inserito da tempo nel piano di vendita di Palazzo Marino, è arrivato il momento della verità. E' stato infatti pubblicato ieri l'avviso di asta pubblica, che si terrà il 3 marzo. Cinque piani, cantine, svariati spazi commerciali, l'immobile tutelato dai beni culturali ha una superficie catastale di circa 1770 metri quadrati e sono circa una quarantina gli inquilini con regolari contratti di locazione. Per questo la giunta ha deciso di riconoscere un diritto di prelazione all'acquisto, al miglior prezzo risultante dalla gara, alla cooperativa che si sta costituendo e che dovrebbe raggruppare gli affittuari. La base d'asta della quota comunale dell'immobile è di tre milioni e 600 mila euro e i proventi serviranno all'amministrazione per finanziare opere pubbliche. Ma sulla vendita non mancano le ombre. La proprietà è indivisa: il rimanente 50 per cento appartiene a due sorelle e questo crea alcune difficoltà e perplessità tra gli inquilini, che sono chiamati ad acquistare delle quote e non i singoli appartamenti o negozi. Inoltre, nello stabile abitano da decenni parecchi anziani che non sono nelle condizioni economiche di comprare. Ecco perché non tutti hanno aderito alla cooperativa degli inquilini e alcuni nuclei sono intenzionati ad aspettare la scadenza del contratto. «E' una cosa troppo pasticciata — spiega un'abitante dello stabile —, Non si acquista una casa, ma una quota. Noi non siamo interessati». C'è poi chi vive in via Correnti 7 da oltre mezzo secolo e non Intende andarsene. «Ho conosciuto tutti i padroni — dice un'altra inquilina — e da qui non mi muovo di sicuro». A Palazzo Marino, però, tutto è pronto per l'operazione perfezionata dal direttore del settore Demanio, Stefano Marranini, con il proposito di portare un bel gruzzolo nelle casse pubbliche, soldi da reinvestire secondo le promesse della giunta in opere utili per la città. L'asta è indetta per le 10.30 del 3 marzo. E le offerte dovranno pervenire al Comune entro le 12 del giorno prima.
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