Urbani: informerò Isozaki Luciana Libero La Nazione – cronaca Firenze, 13/01/2005
La pensilina agli Uffizi? Non si farà. Questo tra i risultati più «caldi» e immediati del lungo summit svoltosi ieri mattina al Ministero tra il Ministro e una delegazione toscana composta dal sindaco Leonardo Domenici, dal Presidente della Regione Claudio Martini insieme al sovrintendente Antonio Paolucci, gli assessori comunali Biagi e Siliani e quello regionale Zoppi e il capo dipartimento de] Ministero Roberto Cecchi. Due ore e più di riunione per un incontro programmato da tempo come tavolo interistituzionale tra Governo, Regione e Comune con molti punti all'ordine del giorno: gli scavi agli Uffizi, in primo luogo; la definizione di un organismo di gestione per il polo museale fiorentino; e poi tutte le fasi di attuazione nei passaggi di competenze tra Stato e Regioni per l'articolo 5 del Codice dei Beni culturali e l'art. 118 della Costituzione. Un tavolo permanente su Firenze e la Toscana che segna l'attenzione del Ministero per il patrimonio fiorentino e che ipotizza la nascita di un sistema integrato tra archivi, biblioteche e musei; e infine un impegno comune per sostenere le celebrazione galileiane in programma nel 2009. Ma due soprattutto erano i temi bollenti. La controversa questione della pensilina di Isozaki, su cui, complici i ritrovamenti archeologici nell'area, pare che sindaco e ministro abbiano raggiunto un accordo; e inoltre la spinosa querelle intorno al parcheggio alla Fortezza. «Oggi i nostri collaboratori -ha dichiarato il Ministro alla fine dell'incontro - ci hanno portato a conoscenza tutti i documenti relativi agli scavi e ai rilievi e ci hanno illustrato i sistemi di scavo vecchi e nuovi; sono dei risultati molto interessanti con nuovi studi che afferiscono a nuove aree e a nuovi progetti». «Io ho sempre considerato - ha detto il Ministro - lo sforzo progettuale estremamente apprezzato, basti pensare ai progetti che l'architetto sta facendo a Milano; lo sforzo meritevole degli studi che ha compiuto sulla pietra serena e sulle logge fiorentine, sul Brunelleschi. Tutto questo merita senza dubbio la nostra considerazione e certamente abbiamo il dovere di informare il progettista di queste nostre decisioni». Su questo anche il sindaco si è dichiarato d'accordo. Insomma grande rispetto per il progetto ma i ritrovamenti archeologici rappresentano di fatto lo strumento per evitare la costruzione di una pensilina che non è mai andata giù al ministro. «Quello che sta emergendo, ha continuato Urbani, vale molto di più e va tutelato. Su questo siamo confortati da illustri studiosi fiorentini dove si mostra cosa si può valorizzare e come, cosa che per noi diventa un dovere e un obbligo». Intanto è partito il bando di gara sui Nuovi Uffizi appena pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed entro aprile apriranno i cantieri anche se nell'appalto è stata esclusa la parte archeologica . Si è costituito un gruppo di lavoro tecnico che seguirà l'attuazione dei Nuovi Uffizi in tutte le sue fasi. «Credetemi sulla parola, ha aggiunto Urbani, consideriamo questa vicenda degli scavi e della loro sistemazione come cosa delicatissima; i nuovi Uffizi vanno avanti a velocità sostenuta ma due sono le cose importanti da sottolineare: la valorizzazione di tutto ciò che è contiguo agli Uffizi e che riguarda il rapporto tra la Firenze rinascimentale e l'area medievale, anche attraverso uno strumento cui teniamo molto come una Fondazione di gestione. E inoltre, come punto altrettanto importante, la collaborazione dei tre livelli di governo, Ministero, Regione, Comune, con il coinvolgimento di tutti i potenziali mecenati, per un sano rapporto pubblico-privato che è indispensabile per un patrimonio come quello fiorentino». «Come dice Paolucci, ha concluso il Ministro, la Fondazione dovrebbe abbracciare l'intero "albero' del sistema museale di Firenze fatto dagli Uffizi, il Bargello, l'Accademia. Un "albero" che ci sta molto a cuore».
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