Mostra di Hirst, maggiorato il biglietto del Museo Nazionale. Alice de Gregori il Giornale di Napoli
II Museo Nazionale trasformato in "Museo dell'obbligo". I visitatori, infatti, pur non volendo, sono costretti a pagare l'aggiunta al biglietto ordinario per l'allestimento di Damien Hirst. Per questo motivo, una visita al Museo Nazionale non costerebbe più sei euro e cinquanta ma 9 euro. Oltre due euro in più con buona pace di quanti, napoletani e turisti, che dell'arte moderna non sanno che farsene e sono interessati magari solo ad alcune sezioni per vedere le quali viene comunque imposto il sovrapprezzo. «Questa decisione, non ancora pubblicizzata sulle guide tant'è che ci sono giunte diverse voci di discussioni con i visitatori, ci preoccupa perché sembrerebbe inserirsi in un percorso culturale, manifesto, attraverso il quale si tenta in ogni modo di sponsorizzare, sotto l'egida dei super consulenti di Palazzo e a caro prezzo per la collettività, alcuni artisti contemporanei. Che evidentemente non hanno trovato spazio in piazza Plebiscito» . L'ironica spiegazione per questo sovrapprezzo è di Franco Bianco capogruppo di Forza Italia alla Regione e consigliere comunale a Napoli, il quale è arrivato a rimpiangere «la Montagna di Paladino il cui sale, trafugato dagli scugnizzi e venduto come antigelo da strada, ha almeno contribuito a far guadagnare qualche lira a qualche ragazzino. Così come rimpiangiamo l'utilità della Spirale-Vespasiano o dell'Italia all'ingiù che, come scivolo per ragazzini è senza dubbio divertente. Non li rimpiangiamo per i costi milionari, ma se non altro, in termini di risultato, ci hanno regalato almeno un sorriso». In realtà la polemica è tutt'altro che ironica. A conti fatti per una famiglia di quattro persone che decide di visitare il museo Nazionale la maggiorazione è di 9 euro, pari alle vecchie 18mila lire. Quando però la cosa è stata fatta notare da alcune persone che alla biglietteria hanno chiesto spiegazioni, è stato detto che la decisione era stata assunta direttamente dalla direzione. Un modo per dire: o si accetta o non si entra.
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