Domenici all'attacco delle soprintendenze. "Non rendono conto del loro operato" Massimo Vanni REPUBBLICA Firenze
UN ATTACCO alle soprintendenze, «che difendono se stesse senza rendere mai conto del proprio operato». E la risposta della consultazione popolare come scelta politica perché «in un tessuto con un forte elemento conservativo come quello fiorentino occorre un continuo confronto». Il sindaco Leonardo Domenici varca la sede di viaValfonda, sede di Assindustria, per discutere delle proposte «per la competitivita e lo sviluppo» elaborate dai protagonisti economici della città. E davanti agli industriali illustra così quello che intende fare sul parcheggio della Fortezza. Il consenso non si conquista una volta per tutte, dice il sindaco. E anche se si è votato sei mesi fa, fa intendere Domenici, il senso di una eventuale consultazione andrà oltre il parcheggio. «Per noi è importante l'affidabilità di procedure e di tempi», ha fatto presente il presidente della Lega delle Cooperative Giovanni Doddoli. Come dire, andiamo avanti con i cantieri. Parole condivise dalla Filca Cisl, preoccupata «delle incertezze sui tempi che rischiano di allontanare le imprese dal project», dice Nicola Longo. Un dibattito pubblico, ha però insistito il sindaco, «può contribuire a fare chiarezza: si è fatta anche confusione tra il progetto e la finanza di progetto che consegnerebbe la città ai cosiddetti poteri forti, quando invece è uno strumento che agisce sulla base di norme dello Stato e ci permette di realizzare opere di pubblica utilità». In ogni caso sarà il Consiglio comunale a decidere se la consultazione si farà o no, dopo che il ministero avrà espresso il proprio parere. Già stamani il sindaco Domenici incontrerà a Roma il ministro dei beni culturali Giuliano Urbani. Ma non è affatto certo che si parli di Fortezza. Richiesto dal sindaco e dal presidente del governo regionale Claudio Martini, l'incontro nasce all'indomani delle dichiarazioni del ministro sulla loggia di Isozaki («Non si farà»), prevista dagli accordi in piazza del Grano, all'uscita degli Uffizi. E il primo argomento dell'incontro tra Urbani da una parte e Domenici e Martini dall'altra sarà proprio la loggia. «Cercheremo anzitutto di capire cosa pensa il ministro», dice l'assessore all'urbanistica Gianni Bi agi che, assieme al responsabile cultura Simone Siliani e al segretario comunale Carlo Paolini accompagnerà il sindaco. E soprattutto si cercherà di capire quale sarà il futuro della piazza, nel caso il ministro voglia azzerare il progetto. Solo per cominciare però. Perché l'ordine del giorno dell'incontro con il ministro prevede altri sei punti. Quali? Nell'ordine il biglietto unico tra musei statali e comunali, l'integrazione delle biblioteche e la «definizione di azioni comuni per le istituzioni culturali»: in pratica i progetti previsti dal Piano strategico. Si parlerà poi delle celebrazioni galileiane e degli eventi e dei progetti (anzitutto quello di un planetario). E a questi punti, Martini aggiungerà infine l'accordo quadro Stato-Regione comprendente il recupero del Convento delle ex Leopoldine, il restauro della basilica di Santa Maria Novella, Palazzo Strozzi e la valorizzazione del sistema espositivo.
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