Summit Urbani-Domenici Giornale della Toscana
Urbani e il sindaco Domenici sulla realizzazione delle Loggia di Isozaki, e non solo, si terrà stamani a Roma. Alle 10 il sindaco, assieme all'assessore all'urbanistica Gianni Biagi, incontrerà il ministro e al summit parteciperà anche il presidente della Regione Claudio Martini che tornerà alla carica sul federalismo della cultura sul quale si è già scontrato più volte con il governo. L'ordine del giorno prevede anche il problema del biglietto unico a Firenze tra musei statali e comunali, obiettivo di cui si parla da decenni, e sarà inevitabile anche un riferimento alla vicenda della Fortezza. Il comitato di settore del ministero che dovrà dare un parere sul parcheggio, «interrogato» dal sovrintendente Paolucci, si riunirà venerdì, ma una qualche indicazione potrebbe arrivare anche oggi al termine della riunione. Ci sarà, in ogni caso, un documento congiunto sulla loggia di Isozaki e sui Grandi Uffizi. L'incontro era stato richiesto a gran voce dall'amministrazione dopo che il ministro Urbani aveva dichiarato che la pensilina non si sarebbe più fatta perché incompatibile con la tutela dei reperti medievali rinvenuti in piazza del Grano e che la vera priorità sono i Grandi Uffizi con il raddoppio degli spazi espositivi entro due anni. Il Comune, che deve pagare una parte del progetto della pensilina da 8 miliardi e che ha ottenuto i soldi da Benetton, in cambio della rinuncia agli spazi pubblici nell'ex Capitol e con gli oneri di urbanizzazione, difende da sempre la struttura alta 25 metri in cemento, ferro e vetro sull'uscita della galleria già aperta da quasi un anno e Domenici ribadirà che l'opera deve essere realizzata. Il confronto si terrà in base anche ai dati tecnici, alla relazione della sovrintendenza di Angelo Bottini che valutò «di eccezionale importanza» i reperti trovati dove dovrebbe sorgere la pensilina ad essere costruiti due dei suoi pilastri e che fece dire nello scorso ottobre che la loggia non si sarebbe fatta. Tra governo e Comune di Firenze si parlerà anche dell'agognato biglietto unico, mentre il governatore Martini dovrà chiarire il «suo» federalismo sulla cultura e sulla tutela dei monumenti e del paesaggio.
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