Cemento selvaggio a Ischia e Procida, nuova raffica di sequestri Massimo Zivelli Il Mattino - Napoli 25/11/2011
Il blitz Ventisei persone denunciate sigilli a immobili per quattro milioni
Mattone selvaggio, sulle isole scattano nuovi sequestri. A Ischia e Procida, ben ventisei sono state le persone denunciate alla Procura della Repubblica per reati contro l'ambiente, dai carabinieri della compagnia isolana. Quattro milioni di euro, la stima del valore commerciale che sul mercato avrebbero gli immobili illegali per i quali sono stati predisposti nella giornata di ieri sigilli. E nonostante vi sia la certezza definitiva che non ci potranno essere nuovi condoni o sanatorie, sulle isole non sembra arrestarsi il fenomeno del cemento selvaggio. Dall'inizio dell'anno sono circa 170 gli autori di abusi denunciati dai carabinieri alla Procura della Repubblica. Una lista sicuramente inferiore - sotto il profilo numerico - al passato, ma che comunque si va ingrossando mese dopo mese. Cantieri non autorizzati continuano a spuntare come funghi sul territorio ed inesorabilmente finiscono nella rete dei controlli predisposti dai carabinieri, grazie anche al monitoraggio aereo effettuato dagli elicotteri del nucleo operativo di Pontecagnano. Sempre più si tratta di ampliamenti eseguiti su cubature già esistenti, piccoli nelle dimensioni dunque, ma non per questo meno dannosi sotto il profilo dell'impatto ambientale e paesaggistico. Ampliamenti strutturali non autorizzati, che hanno fatto scattare subito l'ennesimo blitz dei carabinieri. Circa una cinquantina i militari, coordinati dal capitano Melissa Sipala, che ieri sulle due isole hanno battuto il territorio palmo a palmo. Interventi mirati e precisi, che hanno consentito come sempre in poche ore di chiudere la rete dei controlli ed operare i sequestri nei territori dei comuni di Ischia Porto, Casa-micciola, Forio, Barano e Procida. Il totale dei metri quadri sottoposti a sequestro questa volta è di circa 4500, il triplo di quelli sottoposti a sigilli nell'ultimo blitz risalente al settembre scorso. Si registra dunque negli ultimi due mesi una tendenza al rialzo nel ricorso al mattone selvaggio, nonostante la minaccia delle demolizioni. Anche i numeri di questi ultimi sequestri evidenziano la ostinata sopravvivenza del più diffuso fenomeno di malcostume che si registra sulle isole, dove quello dell'abusivismo edilizio resta saldamente al primo posto fra i reati più comuni, con in media un cittadino denunciato e mandato a processo ogni sei abitanti. Una media che si alza notevolmente, se si guarda al dato di quanti non risiedono direttamente sull'isola, ma che da queste parti posseggono una villa o una casa delle vacanze, a dimostrazione del fatto che l'abusivismo non è un vizio di esclusiva pertinenza degli isolani. Per tutti questi interventi finiti sotto sequestro, adesso verranno adottate dai comuni le procedure per attivare la demolizione ad horas ed il ripristino dello stato dei luoghi. |