Favignana. I progetti della Sovrintendenza del Mare. Dal ritrovamento del ceppo di ancora al recupero della nave romana di Pantelleria M.D. 9 GEN 2005 LA SICILIA ED TRAPANI
C'è un ceppo mobile di piombo considerato piuttosto raro tra i 112 reperti ritrovati l'anno passato dai carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio subacqueo. Fa parte di un'ancora Che si smontava e rimontava e che porta incisa un'iscrizione in greco «euploia», invocazione benefici alla navigazione. Un ritrovamento <±he oggi viene utilizzato dagli esperti come speranza e1 buon auspicio per l'attività di tutela del patrimonio archeologico ancora sommerso. 1 progetti futuri della Sovrintendenza del Mare hanno come obiettivo la salvaguardia del patrimonio archeologico nelle varie zone dell'isola. E mentre l'assessore regionale Pagano frena l'archeologo Tusa sugli scavi che sono in corso in questi rriesi in Libia e che sembrano di grande importanza, emergono i progetti che saranno realizzati in tutta la Sicilia. Uno in particolare riguarda la nave ritrovata nel porto di Scauri a Pantelleria dove già da tempo la Sovrintendenza lavora. «È un relitto di epoca romana - dice Tusa - una nave che trasportava pentole e coperchi e che ci consente di ricostruire anche i commerci he venivano effettuati in quel periodo. Le mercanzie infatti venivano esportate in altre parti della Sicilia ma anche in Nord Africa». La nave ha fatto naufragio praticamente dentro il porto ad una profondità di circa otto metri. Già da 1997 sono state condotte campagne di scavo che hanno portato all'individuazione di una vasta con-centrazione di materiale ceramico. Quasi tutte le ceramiche sono state trovate capovolte e tra i reperti è stato scoperto un piccolo anello d'argento con castone di corniola decorato da freccia incisa. L'imbarcazione probabilmente, è stato ricostruito, aveva caricato le ceramiche artigianali da cucina e poi forse è stata colpita da un incendio e per questo motivo è affondata. Alcune ceramiche, infatti, presentano tracce di bruciato. Le scoperte e l'interesse per i tesori sommersi, dopo i ritrovamenti dell'importante rostro e dell'elmo romano proseguono e per questo - è stato sottolineato - la collaborazione tra la Regione, Sovrintendenza del mare e il gruppo dei carabinieri subacquei diventa ancora più significativa. L'assessore Pagano annuncia di voler investire risorse e energie per un progetto che non è solo di salvaguardia ma e anche e soprattutto culturale.
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