Il parere di Sgarbi: II ministero deve ordinare la demolizione Paola Fichera La Nazione - cronaca Firenze 6/1/2005
Non ci sono mezze misure utilizzabili per il problema del parcheggio-mostro della Fortezza da Basso, almeno non per 'il' critico d'arte Vittorio Sgarbi: «La questione — spiega — è oggettiva: va demolito». Che significa 'oggettiva'? «Che non è una questione di gusto o semplicemente estetica. E' un problema di legge non rispettata. Quindi bisogna che intervenga direttamente il governo, laddove la classe amministrativa e politica fiorentina non ne sia capace». Lei denuncerà il problema a Roma? «Credo sia opportuno un intervento diretto del ministero, ne parlerò con il sottosegretario Martusciello, perché credo sia opportuno che lui agisca». Finora la soprintendenza ha sostenuto di non poter chiedere l'abbattimento per evitare sprechi di denaro pubblico e perché esiste un parere favorevole già espresso... «Queste non sono motivazioni accettabili. Se c'è un errore, la classe dirigente del ministero a Firenze non è inamovibile. E i soldi servono appunto per riparare gli errori. Le leggi poi non sono interpretabili ad personam e se necessario sta anche alla magistratura intervenire su un problema che è sotto gli occhi di tutti. Mi chiedo come mai le forze di opposizione del centrodestra non abbiano pensato a sensibilizzare il governo su questa vicenda». Ma è così terribile questo parcheggio? «Si deve dire a chiare lettere che è deturpante. Così come deve essere chiaro che, se la responsabilità del sindaco è soprattutto quella di un grave errore di gusto, la prima responsabilità di quello scempio va ascritta alla Soprintendenza, che aveva il compito specifico di controllare e tutelare il patrimonio architettonico della città. Ecco perché credo sia necessario l'intervento degli ispettori del ministero che, da Roma, riescano a fare chiarezza su questa storia». Il suo giudizio è molto severo... "E non può essere diverso. Qui siamo di fronte a un vero e proprio tradimento dello Stato davanti a un bene che appartiene alla storia dell'umanità. Ripeto, non ci sono mezze misure possibili: quello che serve è un decreto di abbattimento dell'immobile costruito a ridosso delle mura cinquecentesche firmato dalla soprintendenza. Deve essere sollecitato un intervento diretto del ministero da Roma». Il sindaco e la giunta quindi non c'entrano... «Siamo di fronte all'assoluta inconsapevolezza dei valori culturali». |