SICILIA - In due anni rinvenuti oltre 200 siti storici LA SICILIA Sabato 24 Settembre 2011
Cianciana. Grazie alla dedizione degli studiosi tedeschi si aprono nuovi scenari sul fronte archeologico nella zona
Cianciana.Si concludono a fine mese le ricerche archeologiche di una èquipe di professori e di studenti universitari dell'università tedesca di Gottingen condotte per quattro settimane nella valli dei fiumi Platani, Magazzolo, sulle propaggini collinari dei Monti Sicani, nei territori compresi tra i comuni di Cianciana, Alessandria della Rocca, Bivona e Santo Stefano Quisquina. Il prof. Johannes Bergeman, che guida da tre anni le delegazioni di archeologi e di studenti che arrivano nel comprensorio collinare per delle ricognizioni archeologiche, ha reso noto che tra il 2009 e il 2011 sono stati individuati complessivamente ben 200 siti storici, con l'aiuto delle foto aree e satellitari, con il sistema geografico digitale, con le pubblicazioni degli scrittori locali e soprattutto con le segnalazioni di molti contadini che hanno una conoscenza dettagliata del territorio. Archeologi e studenti hanno percorso in 4 settimane oltre 100 chilometri, con il metodo "survey", ossia con le ricognizioni sistematiche a tappeto. Nelle tre campagne, l'èquipe di Gottingen, con i finanziamenti della Gerda-Henkel-Stiftung di Dusseldorf, ha indagato per due terzi un territorio di 300 chilometri quadrati, tra terreni brulli, aree boschive, vigneti, uliveti e frutteti. Sono stati raccolti diverse migliaia di reperti di ceramica che lavati e studiati sono conservati in delle cassette di legno in locali messi a disposizione dal comune di Cianciana. Sono stati individuati tombe scavate nella roccia, resti di mura, strade, qualche elemento architettonico e dei frantoi. Tutti i reperti individuati vanno dall'età del bronzo al medioevo e coprono un arco di tempo di almeno 3000 anni di storia. «Alcuni siti - dice il prof. Johannes Bergemann che ci ha accompagnati per una intera giornata sul vasto territorio dei 4 comuni - sono stati individuati con il Gps dall'èquipe dell'università di Bochum, un altro gruppo di archeologi dell'università di Magonza ha condotto una campagna geoelettrica e geomagnetica per preparare prossime campagne di scavi. Nel bacino del fiume Magazzolo vi è un sistema di insediamenti di età romana, con ville rustiche e borghi agricoli nei terreni che mostrano un ricco repertorio di ceramiche. Il più importante insediamento rimane quello della Cianciania, quasi una città romana, a ridosso dell'odierna Cianciana. Una necropoli rupestre preistorica è stata individuata in territorio di Bivona e un insediamento di epoca greca a mille metri di altezza in agro di Santo Stefano Quisquina». Il prof. Bergemann ha annunciato che per l'anno prossimo la delegazione tedesca, che tornerà in estate, si occuperà delle zolfare del territorio di Cianciana. Enzo Minio
24/09/2011 |