Lusso abusivo tra i tesori Unesco. Sigilli a 22 ville tra Noto e Avola Maria Teresa Giglio La Sicilia 2/9/2011
L'operazione è stata condotta dalle Fiamme Gialle: denunciate 38 persone Scoperti tramite il sorvolo edifici realizzati senza autorizzazione
IL PRECEDENTE. Quella conclusa in queste ultime ore rappresenta un'altra fase della più complessa operazione antiabusivismo “Ritorno al barocco” che nei mesi scorsi aveva già portato le Fiamme gialle del comando provinciale di Siracusa a scoprire, nella zona sud della provincia, altri insediamenti edilizia abusivi tra i quali un intero complesso turistico alberghiero, con un'estensione di oltre 13 mila metri quadrati realizzato in contrada Calabernardo, tra Avola e Noto. Nelle altre foto. le ville e le strtture sequestrate nell'operazione di ieri Schiaffo alla storia. Nella valle del Tellaro distrutto un antico ipogeo funerario per costruire un residence
NOTO. Un prestigioso residence in piena valle del Tellaro (dove insiste la nota villa con i suoi mosaici romani) con ventisette villette, ognuna su due piani e con piscina. Un complesso edilizio all'insegna del lusso, chiamato «Borgo Lucia» e spacciato per agglomerato rurale in contrada Busulmone, esteso per oltre 300.000 metri quadri. E' questo il caso di abusivismo edilizio scoperto dalla Guardia di Finanza che ha denunciato i titolari delle due società maltesi intestatarie ed esecutrici del progetto residenziale, accusati anche di aver distrutto un ipogeo funerario datato dalla Soprintendenza all'età tardo-antica (IV e VI secolo d.C.) per realizzare il borgo. Gli indagati, ritenendo che l'ipogeo, costituito da due gallerie scavate nella roccia, avrebbe potuto precludere la realizzazione del residence, lo hanno demolito. Complessivamente, tra committenti, tecnici e direttori dei lavori, titolari d'imprese edili, sono state 38 le persone denunciate alla Procura e che, a vario titolo, dovranno rispondere di abusivismo edilizio, lottizzazione abusiva e distruzione di bene di interesse storico e archeologico. Oltre al costruendo «Borgo Lucia», le Fiamme Gialle hanno messo i sigilli a ville e insediamenti turistici, realizzati abusivamente: in alcuni casi senza autorizzazioni di sorta perché in aree protette da vincolo, in altri in modo difforme rispetto alla concessione edilizia. Sono in tutto ventidue le edificazioni sequestrate, nell'ambito dell'operazione «Ritorno al barocco», coordinata dalla Procura di Siracusa. Delle 22 villette, realizzate su un totale di oltre 4000 metri quadre di superficie, 5 sono state realizzate ad Avola in contrada Palma e Chiusa di Gallo e 17 a Noto, nelle contrade Laufi, Calabernardo e Pizzuta. Quest'ultima ricade nel Parco naturale dell'Eloro, dove il contesto paesaggistico era stato violato con un residence/camping composto da 8 immobili e realizzato senza alcuna autorizzazione proprio in ragione del vincolo paesaggistico e archeologico cui è sottoposta la zona. L'operazione di ieri è una prosecuzione di un'attività di contrasto all'abusivismo edilizio iniziata lo scorso anno con il sequestro di un intero complesso turistico-alberghiero, esteso su oltre 13.000 metri quadri, realizzato a Calabernardo, in palese difformità alla concessione edilizia rilasciata dal Comune di Noto. In quella circostanza si accertò anche una truffa aggravata ai danni dello Stato per indebite percezioni di erogazioni pubbliche e all'arresto di un professionista. Con quella fase investigativa i finanzieri di Noto si resero conto dell'estensione dell'abusivismo , vieppiù grave perché in un'area riconosciuta dall'Unesco quale patrimonio dell'umanità, oltre a vincoli paesaggistici ed archeologici. Così le Fiamme gialle hanno predisposto un minuzioso monitoraggio di tutto il comprensorio. Il rilevamento è stato realizzato anche attraverso il mezzo aereo, con un elicottero "AB412" in uso al Corpo in servizio alla stazione aerea di Catania, munito di strumentazione video/fotografica. Confrontando e sovrapponendo le mappe catastali dei comuni di Noto e Avola e quelle realizzate con il rilevamento aereo, sono state individuate le violazioni che hanno portato al sequestro di ieri. Il comandante provinciale della Guardia di Finanza Giuseppe Cuzzocrea preannuncia: «Non finisce qui. Sono molte le zone del siracusano dove ha imperato l'abusivismo che intendiamo contrastare, come peraltro dalle indicazioni date dalla Procura».
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