CAMPANIA - Vivere e utilizzare il territorio per salvaguardarlo e promuoverne lo sviluppo 05/05/2011 IL MATTINO
Vivere e utilizzare il territorio per salvaguardarlo e promuoverne lo sviluppo tutelando l’ambiente e la vivibilità: è questo il principio fondamentale alla base del Piano paesaggistico regionale presentato dagli assessori Marcello Taglialatela e Giovanni Romano. D’intesa con il ministero per i Beni culturali e con le Sovrintendenze per la tutela dei beni ambientali, il Piano delinea un modello di pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale che, in raccordo con gli enti locali, è basato, primo esempio in Italia, sul principio dell’ecoconto, ovvero l’introduzione, nella valutazione dei requisiti di sostenibilità di ogni intervento di trasformazione del territorio, di un criterio che misura l’impatto dell’opera sulla qualità ambientale del contesto. Tra le principali novità del Piano, un bando per un concorso di idee riservato ai giovani professionisti under 40 della Campania. L’obiettivo è dare alla pianificazione idee giovani e qualificate. «È l’occasione - ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Taglialatela - per creare opportunità professionali per i tanti giovani che privi di un curriculum particolarmente ricco di esperienze non avrebbero alcuna possibilità di partecipare al concorso di idee». Citando un esempio concreto e paragonandolo all’area di Bagnoli, Taglialatela ha fatto riferimento al Bacino della Ruhr, in Germania, la zona industriale più estesa d’Europa caratterizzata da parchi, giardini, canali e laghi con una forte concentrazione di attrazioni turistiche e di densità abitativa. «La Ruhr era un’area industriale dismessa dove, attraverso una pianificazione che coniuga sviluppo del territorio e difesa dell’ambiente, è stato possibile dare vita a un polo attrattivo sia dal punto di vista turistico che della vivibilità. È questo il frutto della applicazione del principio dell’ecoconto - ha spiegato l’assessore all’Urbanistica - con il quale si supera l’ingessamento del territorio e si adotta un modello che consente il recupero delle aree degradate e promuove lo sviluppo territoriale e sociale». Per l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano, «tutela del territorio non significa metterlo sotto una campana di vetro e bloccare ogni tipo di intervento, perchè, soprattutto in alcune aree di particolare pregio, la rigidità di certi vincoli non consente nemmeno gli interventi necessari per la messa in sicurezza dei luoghi generando anche comportamenti illegali e determinando, così, eventi di dissesto gravi come purtroppo è accaduto troppo spesso in Campania».
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