SICILIA - Allarme del «consorzio». Rischia la cancellazione l'ente parco archeologico LA SICILIA Domenica 01 Maggio 2011
Rischia di chiudere battenti l'Ente Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi istituito nel 2000 e previsto nella legge regionale di sanatoria del 1985. A metterlo in evidenza è il Consorzio turistico "Valle dei templi" giudicando l'iniziativa penalizzante e mortificante per il turismo locale ed i suoi operatori che in questo momento, semmai, necessitano di un sostegno economico e di riferimenti territoriali. «Un tentativo, scrive il Consorzio - che parte dagli uffici dell'assessorato regionale ai Beni culturali con un emendamento-capestro sul bilancio di previsione che di fatto trasformerebbe l'ente in ufficio periferico della Regione, riducendone le capacità. Sarebbe un duro colpo per la filiera turistica agrigentina , già attanagliato da molteplici problemi e che rivendica il bisogno di convogliare risorse, energie e sinergie. Occorre rilanciare l'autonomia gestionale delle aree monumentali della Valle dei Templi, patrimonio dell'Unesco che ha tutte le potenzialità per accrescere l'economia agrigentina». Da qui l'appello alle forze politiche da parte del presidente del Consorzio "Valle dei templi" Gaetano Pendolino: «Le deputazioni regionali e nazionali, soprattutto nelle componenti agrigentine - dichiara - non possono assistere inerti a questo ennesimo "scippo" nei confronti di questa terra a vocazione turistica. Devono attivarsi immediatamente, contestando una manovra che mortifica ancora una volta la comunità agrigentina e le strutture ricettive, ormai prossime alla stagione estiva e pertanto ad un (atteso) incremento di visitatori. Anche i sindaci della provincia di Agrigento nonché il presidente della Provincia - sottolinea Pendolino - sono chiamati a contestare con forza ciò che rappresenta un "attentato" agli interessi economici del territorio. Il nostro auspicio - conclude - è che vengano reclamati con forza maggiori finanziamenti per dare linfa al turismo agrigentino, ai suoi servizi, alle infrastrutture che mancano». L'ente Parco, dalla sua attivazione ad oggi, ha comunque giovato alla fruizione dei visitatori dell'area archeologica e non solo. Infatti in tutti questi anni sono stati garantiti sia l'esecutività sia la tempestività degli interventi per il miglioramento dell'area turistica. L' interruzione di una gestione autonoma dell'Ente Parco porterebbe ad un' organizzazione diversa da quella attuale, lasciando così il risultato certo per quello incerto. Per il Consorzio turistico "Valle dei templi" sarebbe una condanna senza appello per il futuro della nostra zona archeologica. DEBORAH ANNOLINO
01/05/2011
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