Ambiente, Urbani: Bene le nuove norme contro continui abusi nelle aree vincolate Lucania 15/10/2004
"E' stata fatta chiarezza sugli autonomi poteri delle Soprintendenze di procedere alle demolizioni, in caso di inerzia delle autorità competenti. Di più: è stata potenziata e razionalizzata la tutela penale del paesaggio, poichè gli abusi di maggior impatto saranno sanzionati come veri e propri delitti - piuttosto che come semplici contravvenzioni, come è accaduto finora - e saranno puniti con la reclusione fino a quattro anni. E' stata invece esclusa la sanzione penale per i fatti obiettivamente lievi, per i quali il ricorso ad essa era palesemente sproporzionato. Sempre che, naturalmente, la Soprintendenza valuti di volta in volta la compatibilità degli interventi con la conservazione del valore paesaggistico". "In tal modo - ha dichiarato ancora il ministro - è stata definitivamente scongiurata anche e soprattutto la cosiddetta sanatoria "a regime" dei reati paesaggistici - che a più riprese si era tentato di introdurre - che avrebbe reso del tutto facoltativa, e quindi inutile, l'autorizzazione paesaggistica preventiva e avrebbe declassato la tutela del paesaggio allo stesso livello della disciplina dell'edilizia, sovvertendo, in sostanza, 1'intero sistema di tutela che nel nostro Paese vanta una tradizione storica che risale alla legge sulla tutela della pineta di Ravenna del 1905 e alla legge "Croce" del 1922". "Si è invece introdotto - ha concluso - per esplicita e reiterata richiesta di piu' governi regionali, un provvedimento di sanatoria, limitato nel tempo, che non muta il complesso del1'impianto - imperniato sulla indispensabilita' dell'autorizzazione paesaggistica preventiva - ma ha il solo scopo di segnare il punto di svolta nella gestione delle aree vincolate, dopo il quale si apre una nuova fase - già delineata dal Codice dei beni culturali e del paesaggio - in cui la tutela del paesaggio diviene una cosa vera e reale e smette di essere una pura e semplice declamazione formale. Tutelare il paesaggio deve essere un nostro preciso dovere. |