Programma di E. Rossi per la Toscana, relativamente al patrimonio culturale 22 feb 2010
Idee per la Toscana. La cultura
Le proposte per tutelare, promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale. Il dossier e le idee: la Toscana che voglio e quella che c'è
La Toscana dispone di un patrimonio storico, artistico e paesaggistico tra i più apprezzati al mondo, cui si collegano elevati flussi di turisti. Nei vari settori (spettacolo, beni librari biblioteche e archivi, patrimonio culturale, musei, istituzioni culturali, tutela del paesaggio) la Toscana ha garantito una continuità di intervento, in rapporto con gli enti locali e le Sovraintendenze.
Tuttavia il modello tradizionale di sostegno alla cultura ha funzionato attraverso la redistribuzione, attraverso il prelievo fiscale, del surplus realizzato in altri settori economici: oggi una filosofia simile rischia di non essere più sostenibile ed occorre pertanto pensare in termini di industria culturale e delle conoscenza.
Ad esempio, riguardo alla fruizione dei beni culturali, nel 2008 risultano 553 musei per un totale di 18 milioni di visitatori: il 72% di questi musei ha avuto meno di 10.000 visitatori/anno. Il rischio è che il patrimonio venga quindi usato solo in parte o rimanga una “bella cartolina”, ma non un fattore di attrazione e sviluppo economico locale.
In generale serve quindi una politica di valorizzazione del patrimonio culturale in grado di promuovere e integrare soggetti e politiche, in quanto la capitalizzazione di beni ed attività culturali rappresenta anche la miglior garanzia per la loro tutela. Serve quindi ricostruire “una rete delle reti” in grado di connettere musei, biblioteche, esposizioni, musica e teatro, attività formative e didattiche, centri di studio e di ricerca, secondo una logica di economia della cultura e della conoscenza. Preservare le risorse non significa infatti non usarle, ma usarle bene.
IDEE PER LA TOSCANA. ALCUNE PROPOSTE SULLA CULTURA.
1. Avviare un confronto con il Ministero dei beni culturali per fare della Toscana un laboratorio di “federalismo culturale”
Pensiamo, in particolare, a una collaborazione sperimentale che consenta nuove forme di governance tra le funzioni di tutela (proprie del Ministero e Sovraintendenze) e di valorizzazione del patrimonio a livello regionale (secondo una ripartizione dei beni per aree vaste o provinciali, nuovi manager pubblici dedicati alla valorizzazione e conservazione del patrimonio, progetti pilota di semplificazione amministrativa in tema di competenze e attribuzioni sui beni culturali, raccordi con iniziative pubbliche e private locali, sperimentazione del credito d’imposta regionale per gli investimenti privati)
2. Sviluppare un piano strategico per la cultura trasversale a soggetti pubblici e privati
Crediamo in un sistema/cultura che va al di là dei suoi referenti tradizionali (Regione, Ministero dei beni culturali e Sovraintendenze, Enti locali, Università e alta formazione, Scuole, Imprese, Fondazioni bancarie, Produttori e comunicatori di cultura) ma che sia capace di coinvolgere, attraverso la loro attiva partecipazione, anche cittadini, volontariato e associazionismo
3. Continuare la politica di riordinamento della rete di uffici ed enti regionali che si occupano di promozione turistica ed attività culturali
L’obiettivo è quello di coordinare le politiche di promozione e accoglienza, l’organizzazione dei grandi eventi, gli interventi infrastrutturali e conservativi in collaborazione con le Sovraintendenze ai beni culturali
4. Attivare un osservatorio dei beni e delle attività culturali
Per una gestione senza sprechi, votata alla valorizzazione, occorre verificare costi e benefici del sistema, recuperare il patrimonio giacente nei depositi museali, redarre cataloghi, valutare progetti, obiettivi e risultati raggiunti in termini di tutela, visitatori, ricadute economiche
5. Valutare opportunità di miglioramento degli assetti di governance della rete museale/monumentale toscana
Affinché il patrimonio regionale venga valorizzato secondo logiche e strumenti propri del management della cultura (es. gestione centralizzata del personale, sistemi informativi e amministrativi comuni in grado di supportare prenotazioni integrate con il circuito di alberghi ed agenzie di viaggio, bigliettazione unica a livello regionale) potrebbe rivelarsi opportuna la creazione di un’Agenzia pubblica regionale
6. Sperimentare funzioni di marketing & fund-raising
Con il fine di garantire un’offerta turistica a tutto tondo, pensiamo di testare “project finance” per gli investimenti infrastrutturali e nuovi servizi per il pubblico (es. servizi igienici pubblici per turisti), lo sviluppo dell’edutainment e di un merchandising qualitativo
7. Valutare la progettazione di un marchio toscano sulla cultura
Un progetto da realizzare attraverso la collaborazione con centri di ricerca ed enti eccellenti, piuttosto che importanti poli produttivi (es. sede RAI di Firenze, movie cluster territoriale)
8. Valorizzare alcuni fili conduttori simbolici
Visto il ruolo trainante del turismo per l’economia toscana, pensiamo di valorizzare percorsi di “turismo emozionale” in grado di legare valori, persone, memoria e futuro della Toscana: percorsi come la via Francigena, le ippovie, offerte turistiche tematiche.
9. Favorire una politica culturale innovativa per il teatro, la musica, la danza, il cinema e le arti contemporanee
Un obiettivo raggiungibile grazie alla sinergia tra design, moda, architettura, grafica, web design, editoria, comunicazione, organizzazione di eventi, marketing e pop art. http://www.enricorossipresidente.it/7769/idee-per-la-toscana-cultura-e-bellezza/
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