REGGIO - Una collezione di dipinti torna alla città Eleonora Delfino
Freno: «La restituzione delle memorie rende onore alla storia di Reggio»
Uno scrigno ricco di sorprese. Le testimonianze di un passato prestigioso cominciano a emergere e quello che per molti poteva sembrare uno slogan comincia invece a prendere corpo. Reggio città d'arte si riappropria un passo alla volta dei suoi tesori, opere che nei saloni della Pinacoteca civica trovano finalmente un'adeguata collocazione. La ricca collezione di dipinti su vetro e tela, di storica proprietà del Comune verrà presentata alla città lunedì alle 10. La significativa rassegna, di straordinario valore storico, torna "a casa" dopo essere stata affidata in custodia al Museo Nazionale, a seguito della convenzione stipulata nel 1948 tra il Comune e il ministero della Pubblica istruzione (Direzione generale delle Antichità e belle Arti). A indicare i passaggi dell'operazione e il significativo cambio di residenza delle opere d'arte saranno il sindaco Giuseppe Scopelliti, l'assessore ai Beni Culturali Antonella Freno, direttore della Pinacoteca civica Giovanna Brigandi, il responsabile incaricato della Soprintendenza Giacomo Oliva. Così nella cornice della Pinacoteca verrà presentata una rassegna che dopo 62 lunghi anni a conclusione di un iter burocratico, attivato dall'Amministrazione Scopelliti, (comprensivo di permessi e nulla osta) riporta alla luce testimonianze artistiche della cultura della città del Seicento. Così dopo aver "sostato" per anni negli scantinati di Palazzo Piacentinio adesso opere del calibro "Il Pontefice e lo Spirito Santo","Gesù nell'orto" ,il ritratto di nobiluomo davanti alla libreria, il ritratto di Domenico Salazar la collezione dei pentagoni lignei e i dipinti su vetro andranno ad arricchire il patrimonio della Pinacoteca Cittadina. «L'importante restituzione delle preziose memorie voluta dal sindaco Scopelliti, rende onore alla storia della Città – afferma l'assessore Antonella Fren – rievocando la struggente bellezza di pagine importanti della vita sociale, ricordando straordinari momenti di fede e devozione religiosa ,evidenziando il talento creativo degli artisti reggini». «Attraverso questa importante operazione di trasferimento – spiega l'assessore – la collezione di opere d'arte della città si arricchisce e si potenzia, contribuendo assieme alla recente acquisizione del Patrimonio Vitrioli, al trasferimento dell'"Eros romano" e del "Laooconte" di Pietro Bernini a potenziare il corpus dei tesori presenti in pinacoteca, sempre più proiettata a divenire centro dinamico della storia e della cultura calabrese e cittadina, meta di apprezzato turismo culturale». Una vicenda che Giovanna Brigandì, direttrice della Pinacoteca ripercorre fin dai primi Novecento: «Prima della furia distruttrice del terremoto del 1908 la città vantava un grande Museo Civico, in cui sono affluite le più grandi collezioni meridionali». Un ricco patrimonio artistico ospitato nel Museo archeologico «allora è stato sottoscritto un accordo in cui il Comune che ha comunque la proprietà dava in comodato d'uso le opere al Ministero». Così queste importanti collezioni sono arrivate al Museo «le opere più significative sono state esposte, mentre molto è stato accantonato». E questa situazione è andata avanti per decenni «con Scopelliti la città è riuscita finalmente a trovare locali e risorse per la Pinacoteca civica». Una realtà in cui cominciano a rientrare i tesori d'arte della città. «Le opere che abbiamo acquisito in questa collezione sono tante, molte sono degradate, e necessitano di un restauro solo una ventina saranno esposte. Si tratta di opere realizzate tra il XVII e il XIX secolo, opere di argomento biblico, paesaggistico e mitologico, qualche ritratto, tutte testimonianze della scuola dell'area meridionale. Ma questa – sostiene la Brigandì– è solo una parte, c'è ancora molto da recuperare: le monte antiche, le armature, le teche bizantine e bellissimi vasi antichi di farmacia che speriamo di riportare presto alla Pinacoteca».
http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=54318&Edizione=7&A=20100410
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