ROMA - Resca: "Più ristoranti nei musei e meno tagli" CARLO ALBERTO BUCCI VENERDÌ, 06 NOVEMBRE 2009 LA REPUBBLICA - Cultura
L´attacco del direttore generale dei Beni Culturali alla Finanziaria ROMA - Al supermanager dell´arte Mario Resca, chiamato quest´anno dal ministro Sandro Bondi per mettere a reddito il patrimonio artistico, non piace la scure della Finanziaria sul bilancio dei Beni culturali.
«Sono disorientato dai tagli dello Stato caduti in maniera orizzontale, non selettiva, a discapito soprattutto della materia di cui ci occupiamo oggi», ha detto ieri il neo direttore alla "Valorizzazione", aprendo nella sede del Cnel a Roma i lavori della giornata sul "Patrimonio artistico: motore dello sviluppo del sistema Italia" organizzata da Confimprese (di cui è presidente).
L´ex manager di Mc Donald´s Italia ha annunciato con un sorriso di soddisfazione che la catena di fast food aprirà presto «un ristorante nel Louvre». E dopo aver ricordato che «gli investimenti statali per la cultura in Italia sono da sempre troppo bassi, tra lo 0,20 e il 0,25% del bilancio statale», Resca ha sottolineato alcuni dati del rapporto sul turismo culturale presentato ieri da Bain & Company: Parigi ha 18 milioni di visitatori l´anno e quattro musei presenti della Top 20 (dati 2007) dei più visitati al mondo. «Poi ci sono i 15 milioni di Eurodisney. Ora, che c´è di male se l´Italia diventerà la Disney della cultura?».
Per portare più visitatori nei musei (gli Uffizi di Firenze, il primo italiano, è solo il 23esimo nella classifica mondiale), Resca propone di migliorare i servizi e la didattica, di aumentare i ristoranti interni «facendone dei locali dove si va indipendentemente dalla visita alla collezione», di estendere gli orari d´apertura, di aumentare la comunicazione («la campagna pubblicitaria sull´ultima Settimana dei Beni culturali ha portato a un +70% di visitatori»).
Soprattutto, di defiscalizzare il mecenatismo dei privati e di dare ai musei autonomia finanziaria. «E su questi due punti Berlusconi è d´accordo con me».
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