Come infilare un residence nei vincoli di inedificabilità Alessio Gervasi l’Unità 13/5/2004
PALERMO - Favignana è un fazzoletto di nemmeno 20 chilometri quadrati alle isole Egadi, da sempre l'ombelico del Mediterraneo, e sembra proprio un'enorme farfalla distesa sul mare. Ma è una farfalla cui vogliono tarpare le ali: il cemento e il degrado armano una speculazione edilizia fatta come si deve e in assenza di regole. O meglio, aggirando le regole. Niente piano regolatore e niente piano paesistico. Allora via le cave di tufo e i giardini: al loro posto nascono case e palazzi e residence con pareti di cartone per accogliere turisti distratti. Soldi a palate per imprenditori senza scrupoli o politici dalla vista avida e corta. Dopo il via libera agli 82 alloggi sopra una cava in galleria, ecco l'ultimo coup de théatre che ha visto all'opera il Comune e la sua Giunta di centrodestra, la Sovrintendenza di Trapani e la ditta Generali Impianti s.r.l, con la provvidenziale «distrazione» degli assessorati regionali al Territorio e Ambiente e ai Beni Culturali, manco a dirlo in mano al centrodestra. E così a Favignana si costruisce legalmente su un'area dove tutt'oggi sono in vigore vincoli severi. In assenza di un piano, regolatore o paesaggistico, da queste parti si va avanti a forza di decreti provvisori, per prorogare i vincoli d'inedificabilità assoluta o d'immodificabilità. E capita così che i soliti bene informati riescano a riempire il buco lasciato dalla legge. L'ultima volta è avvenuto il 24 settembre scorso, giusto un giorno prima che entrasse in vigore il decreto numero 7512 del 25 settembre 2003 con il quale veniva posto il vincolo d'immodificabilità del sito in questione. Allora la Sovrintendenza di Trapani ha dato l'ok per 5 miniappartamenti sopra le cave e i giardini. E il Comune ha lasciato trascorrere 120 giorni senza obiettare alcunché: silenzio-assenso. Peccato che dopo due giorni dall'inizio dei lavori, a seguito di uno sbancamento, si sia verificato un crollo nella pubblica via adiacente, con la conseguente chiusura al traffico. Ma Rifondazione Comunista ha presentato un'interpellanza parlamentare per capire il perché di questo scempio, e il capogruppo del centrosinistra di Favignana, Lucio Antinoro, è sicuro che l'isola, ormai senza controllo, verrà commissariata entro una quindicina di giorni.
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