SARDEGNA CARBONIA-IGLESIAS - «No al Ppr ma senza il cemento selvaggio» La Nuova Sardegna 10/02/2009
IGLESIAS. Guerra aperta al piano paesaggistico regionale e impegno a modificarlo «per far ripartire l’edilizia pur senza dare il via alla cementificazione delle coste». I candidati del Popolo della libertà nella provincia di Carbonia Iglesias insistono sugli effetti negativi della legge sull’economia isola, e la indicano come il principale fronte su cui intervenire, ma accanto a questo ricordano anche che oggi l’emergenza da affrontare sono i posti di lavoro a rischio del polo industriale di Portovesme e la riforma della sanità «che nel Sulcis sta peggio che altrove». I volti del Pdl arrivano dalle diverse anime del partito e dai diversi centri della provincia, sono due donne e tre uomini in qualche caso con lunghe esperienze amministrative alle spalle. Il grande nemico del centrodestra, dunque, continua a rimanere il Piano paesaggistico regionale, ed è proprio la sua revisione l’obbiettivo del Popolo della libertà. «E’ una legge sbagliata che ha bloccato l’unico settore che ancora trainava l’edilizia - dice Claudia Lombardo, coordinatrice regionale del partito e candidata capolista per il Sulcis Iglesiente -. Noi vogliamo rimuovere questo ostacolo ma non per questo permettere la cementificazione selvaggia dell’isola: ci saranno i vincoli, ma l’uomo deve essere protagonista dell’ambiente». Sblocco dell’edilizia, sviluppo turistico e rilancio della filiera agroalimentare completano il quadro e sono anche gli argomenti da cui parte Giorgio Locci, altro candidato, spiegando che «nel territorio il turismo si legherà anche alla cultura, e il rilancio dell’edilizia partirà dai centri urbani già esistenti». Ma il candidato, medico, parla anche di sanità. «Nel Sulcis abbiamo molte criticità - spiega - a cominciare dalla lunghezza delle liste d’attesa che a Cagliari non superano i due mesi e qui arrivano anche a sei. Questo è uno degli aspetti su cui intervenire nella sanità, assieme al riordino più generale del sistema che faccia aumentare gli utenti anche per le visite specialistiche. Un dato su tutti: il servizio di odontoiatria nelle Asl sarde sfiora appena il sei per cento». È medico anche Patrizia Congiu, candidata che arriva dal fronte dei Repubblicani - unica donna nella direzione nazionale del partito -: «I politici hanno il dovere di pretendere il rispetto e la tutela dei diritti per i cittadini - dice la Congiu - diritto al lavoro, alla salute, al sostegno sociale. La politica è stata più distruttiva che propositiva nel Sulcis e non ha saputo ascoltare i bisogni delle persone». Congiu, insiste sulla difficoltà che vivono molte famiglie, divise per la mancanza di lavoro, e sull’esodo dei sardi alla ricerca di un lavoro, «questo non vuol dire che uscire dall’isola sia sempre un fatto negativo - conclude - ma che deve essere una scelta, non un bisogno».
|