MASSA MARITTIMA. Castello di Monteregio Approvata la vendita Claudio Biondi VENERDÌ, 10 OTTOBRE 2008 IL TIRRENO - Grosseto
Approvato a maggioranza, con il voto dei consiglieri della coalizione dei consiglieri del PD e di quelli della lista Per l’Alternativa il protocollo di intesa tra Asl 9 e Comune di Massa Marittima per la vendita del Castello di Monteregio. L’accordo, illustrato dal sindaco Lidia Bai e dal direttore generale Asl, Salvatore Calabretta, prevede la vendita dell’immobile con procedura competitiva ad evidenza pubblica, ad un prezzo d’asta determinato in base ad una valutazione effettuata dall’Agenzia del Territorio di Grosseto. Le società partecipanti alla procedura, oltre al versamento di un idoneo deposito cauzionale da versare in conto prezzo, dovranno preliminarmente presentare al Comune un piano di recupero dell’immobile che dovrà essere conforme allo strumento urbanistico ed ottenere la preventiva autorizzazione della Sovrintendenza per i Beni e le Attività Culturali della Toscana, mantenendo la pubblica fruibilità dell’eccesso di Piazza Beccucci per l’acceso al Cassero Senese e gli elementi decorativi e di accesso “immobili per destinazione”. Positivo il voto del gruppo consiliare di opposizione “Per L’Alternativa”, il cui capogruppo Roberto Ovi non ha però mancato di criticare le modalità con le quali l’ex sindaco Sani perse la disponibilità del bene immobile nel 1996, ceduto all’Asl «senza aver subordinato il trasferimento a procedure di mutamento della destinazione d’uso dell’immobile, mediante l’approvazione di una specifica variante al piano regolatore, da attuarsi attraverso accordi di pianificazione territoriale già allora previsti dalla L.R. 5/95. La speranza - ha concluso Ovi - è che il progetto di recupero e valorizzazione del Castello di Monteregio possa costituire la prima parte del progetto di riqualificazione urbana di Cittanuova». Di parere diverso i rappresentanti dell’altra lista di minoranza Marrami e Biagini, i quali hanno sottolineato che nella decisione della vendita doveva solo operare la Asl e non il Comune. La replica, in sintesi, che se occorre fare un percorso, in due risulta più agevole.
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