Pompei - Pugno duro agli Scavi, il sindaco frena Profili SUSY MALAFRONTE Il Mattino, 22 luglio 2008
«Piena collaborazione e unità d'intenti con il ministro Sandro Bondi e con il prefetto Renato Profili per combattere tutte le forme di abusivismo», tiene a precisare il sindaco di Pompei Claudio D'Alessio. Ma sulla questione delle bancarelle dislocate a piazza Esedra e lungo Porta Marina Superiore, il primo cittadino pone un freno. «Finché si tratta di abusivi - dice - è giusto che si intervenga. Per i titolari di licenze, invece, è un'iniziativa che non condividerei. Ho il compito istituzionale di tutelare le quaran-taquattro famiglie che vivono con i proventi di quell'attività. Se si vietasse loro di lavorare si andrebbero, in maniera preoccupante, ad aggiungere alle altre centocinquanta famiglie pompeiane che vivono il dramma della disoccupazione in seguito alla chiusura della cartiera. A quel punto il dato negativo occupazionale diventerebbe drammatico». Si preannuncia, dunque, non privo di tensioni il raggiungimento del primo obiettivo fissato dal commissario Profili: lo smantellamento delle bancarelle che operano a ridosso dell'area archeologica. Anche perché all'articolo uno, punti sette e nove, del mandato conferito al prefetto viene attribuito al commissario straordinario il potere di decidere autonomamente sul destino dei commercianti. «Il commissario delegato - viene specificato nel decreto - anche in deroga alla normativa vigente in materia, provvede ali adozione di un piano di individuazione e disciplina delle aree nelle quali vietare o sottoporre a condizioni particolari 1 esercizio del commercio. II predetto piano è sottoposto dal commissario delegato al preventivo parere delle amministrazioni comunali territorialmente competenti, che deve essere rilasciato nel termine di dieci giorni decorsi i quali si intende acquisito con esito positivo. Il commissario delegato, è altresì autorizzato a disporre, ove necessario, l'immediata cessazione delle attività insediate nell'area archeologica di Pompei, anche in deroga agli affidamenti già effettuati ai sensi della normativa vigente ove risultino inerzie e inadempimenti da parte degli appaltatori.- Il commissario delegato può altresì, disporre la sospensione temporanea delle autorizzazioni in precedenza accordate». Ma proprio sulla plenipotenziarità del prefetto, il sindaco esprime le sue perplessità, mentre già oggi sono attesi i primi provvedienti. Tra i compiti affidatigli dal ministro ai Beni culturali Sandro Bondi anche quello di mettere in riga «i custodi svogliati e senza divisa, come anche affrontare la questione del ristorante, dei cani randagi e dei pessimi servizi igienici». Intanto, D'Alessio anticipa che l'amministrazione ha già avviato una serie di iniziative per snellire l'iter burocratico per la riqualificazione e la costruzione di nuovo alberghi, altro nodo per il rilancio di Pompei. «A breve la città avrà a disposizione ulteriori cinquecento posti letto, grazie alla riapertura dell'hotel del Rosario e al cambio di destinazione dell'ex seminario - spiega il primo cittadino - il Comune ha posto in essere una serie di procedure per snellire l'accesso ai finanziamenti regionali e sarà solerte nell'approvazione dei progetti».
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