CESIOMAGGIORE Uso della ghiaia, Soprintendenza favorevole Andrea Dassie 26 marzo 2008, il Gazzettino online
Da Venezia è arrivata finalmente l'autorizzazione: il materiale del Piave per la rettifica delle "curve" si può utilizzare Dopo l’appello del sindaco
De Bastiani al Prefetto, ora sembra che il cantiere possa procedere Cesiomaggiore Parere favorevole da Venezia per l'utilizzo della ghiaia del Piave per le curve di Busche. Si attende ancora il comunicato ufficiale, ma da metà aprile la ditta Cadore Asfalti avrebbe il permesso di utilizzare la ghiaia dell'alveo del Piave, per le operazioni d'intervento legate ai lavori alle curve di Busche. La Soprintendenza avrebbe detto sì alla proposta che la stessa ditta che ha preso in appalto i lavori di rettifica alle curve di Busche aveva a suo tempo avanzato, attendendo un esito che fosse positivo, dopo una serie di esami e di analisi che avevano interessato l'area in cui l'intervento, ormai da due anni, è in fase di realizzazione. L'ultimo stop alla richiesta era giunto proprio dalla Soprintendenza, che voleva vederci chiaro sull'ipotesi che in quella zona potesse esistere la possibilità di trovare reperti archeologici. La macchina burocratica sembra così essersi sbloccata, dopo che, un mese fa, anche il sindaco di Cesiomaggiore, Gianni De Bastiani, preoccupato per i periodici rallentamenti ai lavori, aveva interpellato anche il Prefetto di Belluno, perché potesse intercedere con l'Anas per snellire la tempistica. Gli stessi cittadini di Busche, attraverso il Comitato frazionale, avevano più volte appoggiato la proposta di utilizzare la ghiaia in loco, per evitare inutile sperpero di denaro e soprattutto per non dover soccombere a un passaggio elevato di mezzi pesanti utilizzati per il trasporto di ghiaia proveniente dall'esterno. Se quindi il Comitato di Busche può tirare un sospiro di sollievo per l'intervento alle curve, rimane però in attesa di saperne di più rispetto ad altri interventi richiesti a suo tempo all'amministrazione di Cesiomaggiore: da una parte il nuovo depuratore, di cui nessuno parla più, dall'altra il marciapiede e la nuova fermata dell'autobus.
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