CAMPANIA - Serino. La Forestale sequestra un complesso alberghiero 05/03/2008 IL MATTINO
Un blitz di polemiche. La Forestale sequestra un complesso alberghiero imponente ipotizzando una serie di violazioni di ordine edilizio, ambientale e amministrativo. La proprietà si difende e rilancia, sostenendo di avere tutte le autorizzazioni e preannuncia una conferenza stampa per spiegare meglio come stanno le cose. L’operazione del Comando provinciale di Avellino del Corpo forestale è scattata in località Madonnelle, nel comune di Serino, per notificare un’ordinanza del gip del tribunale di Avellino: sigilli a un’area di circa 6mila metri quadrati sulla quale sono in corso opere edilizie per la realizzazione di un complesso alberghiero di cinque piani e dalla superficie totale di circa 10mila metri quadrati «in totale difformità - recita il comunicato della Forestale a firma del comandante Gerardo Panza - del permesso di costruire e in assenza del nullaosta dell’autorità preposta al vincolo ambientale». La struttura sorge nell’area Pip di Serino, alle pendici del Monte Terminio ed è inserito nel perimetro del Parco regionale dei Monti Picentini ed è considerato dalla Comunità Europea come Sito di importanza comunitaria (Sic). Nell’area sono stati realizzati, per condurre in porto la costruzione dell’imponente struttura alberghiera, movimenti terra, taglio di alberi e opere accessorie. Dieci le persone denunciate a piede libero alla procura di Avellino, per profili che vanno dall’abusivismo edilizio in area di particolare pregio ambientale, a danneggiamento e distruzione di bellezze naturali. Il valore complessivo della struttura sarebbe di circa 20 milioni di euro. Le indagini della Procura della Repubblica di Avellino sono state coordinate dal pubblico ministero Aquilina Picciocchi. Poco dopo l’operazione di sequestro del Corpo Forestale dello Stato, l’amministratore della «G&G Srl», Tommaso Tedeschi, ha diffuso un comunicato nel quale afferma che «non risponde al vero che le strutture alberghiere sono state realizzate in assenza del permesso e in assenza di nulla osta delle autorità preposte al vincolo tanto è vero che nel decreto di sequestro si parla di difformità rispetto al permesso a costruire avuto riguardo alla realizzazione di un ulteriore piano fuori terra». Il legale rappresentante della società sottolinea, inoltre, che «negli anni 2006 e 2007 il comune di Serino ha svolto accertamenti riscontrando la conformità con gli atti d’autorizzazione» e si dice pronto a fornire alla magistratura ogni elemento, atto e autorizzazioni in possesso. La struttura fu autorizzata con una concessione edilizia dell’11 luglio 2000 a seguito di parere favorevole dell’organo comunale preposto al vincolo ambientale e autorizzazione paesistica ambientale del 17 febbraio 2000 con nulla osta del Ministero per i Beni Culturali, svincolo idrogeologico al movimento terra da parte della Comunità Montana «Serinese-Solofrana». Anche nel corso dei lavori di variante - afferma la società - sono stati resi edotti gli organi competenti.
|