concessioni sospette



Lipari. La Guardia di finanza starebbe indagando su un giro di costruzioni abusive alle isole Eolie e l'inchiesta riguarderebbe pure alcune concessioni edilizie sospette, date proprio alla vigilia delle elezioni. Secondo indiscrezioni raccolte in ambienti investigativi, si parla di cisterne che diventano appartamenti o di ristrutturazioni di ruderi trasformati in veri e propri edifici. Il tutto in zone ad alto valore paesaggistico, in un arcipelago che fa parte del patrimonio dell'umanità dell'Unesco.
In questi giorni presso la tenenza della Guardia di Finanza, gli investigatori hanno sottoposto a interrogatorio diverse persone e pare che siano già pronti degli avvisi di garanzia.
Le forze di opposizione al Consiglio comunale di Lipari lanciano l'allarme. Secondo il Pd, «c'è l'impressione che questo tipo di situazione rappresenti un vero e proprio scambio elettorale. Insomma, c'è qualche politico che chiude un occhio sperando poi di ricevere come contropartita delle preferenze elettorali. Certo, sono soltanto supposizioni che comunque dovranno essere provate. Noi - sostengono ancora i consiglieri d'opposizione - constatiamo e riportiamo solo quanto abbiamo avuto modo di verificare nell'arcipelago». Ma lo scempio nelle Eolie è documentato anche da riprese fotografiche e filmati realizzati dalle stesse forze dell'ordine che da qualche mese sorvolano l'arcipelago a bordo di elicotteri, cercando di capire quali costruzioni abusive siano state realizzate negli ultimi periodi. Costruzioni abusive sarebbero state localizzate in tutto l'arcipelago: sarebebro state individuate finanche dei nuovi appartamenti, da fittare poi ai turisti, a pochissimi metri dal mare e in zone archeologiche.
Secondo il naturalista e consigliere comunale Pietro Lo Cascio «si vanno aprendo strade in zone archeologiche vicino alle quali sorgono cantieri edili che sbancano in un territorio che dovrebbe invece essere tutelato».
Dal canto suo il sindaco, di Lipari Mariano Bruno di Forza Italia continua a ripetere: «Facciamo grandi sforzi per tenere il fenomeno sotto controllo». «Ma il Comune di Lipari - continua - amministra ben sei isole e le forze spesso sono insufficienti. Chiediamo quindi il potenziamento delle forze dell'ordine nel nostro comprensorio».