PIEMONTE - TORINO: Così l´assessore alzerà i grattacieli. Viano spiega in commissione le modifiche al Prg per superare i 150 metri DIEGO LONGHIN GIOVEDÌ, 08 NOVEMBRE 2007 LA REPUBBLICA - Torino
Quello di Piano vola a quota 200, quello di Fuksas si fermerebbe a 190. E in Comune ora parte la discussione Esclusi dal calcolo locali tecnici e solai
-------------------------------------------------------------------------------- Primo match a Palazzo Civico sul grattacielo Intesa-Sanpaolo. Sarà l´assessore all´Urbanistica, Mario Viano, a presentare oggi in II Commissione la variante 164, quella che consentirà al grattacielo progettato da Renzo Piano di sforare i 200 metri, con annessi antenna e mega pannello inclinato posto in cima all´edificio. Ora il limite è 150 metri. Tutto compreso. Ma quando il documento passerà in Sala Rossa non sarà più tutto compreso. La giunta Chiamparino ha approvato un escamotage per far lievitare il numero di piani, eliminando dal calcolo dell´altezza i locali tecnici, ad esempio le intercapedini tra i piani e i solai. Il punto di riferimento rimangono sempre i 150 metri ma, per dirla come la spiega l´assessore Viano, «si tratta di un´altezza nominale, al netto di tutti i volumi tecnici». L´emendamento non prevede nemmeno un nuovo limite massimo. Il tetto rimane a 150 metri che però, a seconda di come vengono progettate le torri, potrebbero lievitare, per paradosso, all´infinito. «Si è deciso di eliminare dai conti i cosiddetti "volumi tecnici": tutti gli spazi che non sono accessibili e fruibili dal pubblico. Gli spazi che servono per coibentare, per raggiungere una migliore efficienza energetica, per abbattere gli effetti acustici. Oppure i solai e le intercapedini». Un modo per recuperare metri e stare dentro il limite di 150, anche se in modo virtuale. «Si tratta solo di tecnicismi - sottolinea Viano - non è un emendamento ad hoc sul grattacielo Intesa-Sanpaolo ma interessa anche la torre gemella vicino alla nuova stazione di Porta Susa e, in generale, il progetto di Fuksas per il palazzo della Regione sull´area ex Avio». Il quale potrebbe così raggiungere i 190 metri. Il via libera all´emendamento non sarà un passaggio semplice. In maggioranza non mancano i dubbi sia sull´opportunità sia sull´impatto della torre della banca voluta dal presidente del consiglio di gestione di Intesa-Sanpaolo, Enrico Salza. In testa Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica e Comunisti Italiani che vogliono approfondire e andare per le lunghe. «Noi non siamo per il no a priori o ideologico come qualcuno vuol fare credere - spiega Monica Cerutti - ma, prima di dire sì, vorremmo visionare le simulazioni oggettive dello skyline della città, conoscere l´impatto paesaggistico che tenga conto anche del grattacielo di Porta Susa e di quello della Regione». In più Sd vorrebbe simulazioni del traffico, valutazioni del consumo energetico, prospetti sulle pianificazioni degli spazi all´interno del grattacielo e conoscere il futuro delle aree dismesse. Sulla stessa linea Rifondazione. Luca Cassano detta l´agenda delle audizioni per conoscere nel dettaglio l´impatto: «Prima di arrivare ad una decisione sono necessarie alcune tappe intermedie - spiega - occorre ascoltare il parere di Liliana Pittarello, la direttrice dei Beni Culturali, i sindacati e i vertici della banca. In un secondo tempo non escludiamo di chiedere l´intervento anche dell´architetto Piano».
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