Osservanza, Italia Nostra scrive al ministro Urbani Cittadino Oggi, 24/10/2003
SIENA - La professoressa Lucilia Tozzi, a nome del Consiglio direttivo di Italia Nostra, ha inviato una lettera al ministro Urbani, per sottoporre al dicastero dei Beni e attività culturali la questione della salvaguardia del paesaggio dell'Osservanza di Siena. «I lavori stradali - scrive la professoressa Tozzi - per la nuova viabilità di Scacciapensieri, Osservanza, Botteganova hanno causato danni gravissimi al paesaggio circostante la Basilica dell’Osservanza di Siena». «Questa associazione - ricorda la rappresentante di Italia Nostra al ministro Urbani - già nel mese di agosto, aveva richiesto a codesto spett. Ministero una! ispezione centrale». Da qui momento, stando alla missiva partita da Siena, la situazione sarebbe peggiorata: «I lavori stradali - è scritto nella lettera - incominciati il 3 settembre, stanno andando avanti con pesanti sbancamenti di terreno dopo l'abbattimento della oliveta secolare il cui impianto risaliva al 1700, senza che sia giunto, finora, alcun cenno di concreta protezione del patrimonio paesaggistico vincolato». Per questo motivo Italia Nostra ha trasmesso al Ministero dei beni culturali una petizione di 450 firmatari «tra questi - spiega Lucilia Tozzi - gli studiosi che hanno partecipato dal 28 al 30 settembre al congresso internazionale sul rinascimento senese, provenienti da varie università, tra le quali ricordiamo quelle statunitensi (New York e Columbia), inglesi (Warwick), olandesi (Amsterdam) ed altre». Questi studiosi, secondo Italia Nostra, hanno dimostrato e documentato «l'importanza della Basilica dell'Osservanza in quanto architettura - prototipo delle chiese rinascimentali dell'epoca a Siena e in altre città» e quindi avrebbero avuto «parole di forte rincrescimento per questa perdita paesaggistica ed hanno scattato alcune diapositive sul luogo; inserendole tra i contenuti del congresso, svoltosi a Siena dal 28 al 30 settembre». «D'ora in avanti - conclude la lettera inviata al ministro Urbani - sarà più difficile dimostrare che Siena continua ad essere un luogo rispettoso della propria eredità culturale; visto che non ha saputo conservare questo paesaggio che appartiene alla cultura universale».
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