MANTOVA: il nuovo assessore all'urbanistica vuole vederci chiaro 08-05-05, pag. 9, Gazzetta di Mantova
La replica ai sei dissidenti: gli atti dei project financing erano inaccessibili. Battù: mi impedirono di consultare le pratiche L’erede di Montanari si sfoga contro la passata gestione «Ma da domani potrò fare le mie verifiche»
«Dicono che sono contrario ai project financing? Beh, per la verità non posso esprimermi nel merito, visto che quando avevo chiesto di visionare quelle pratiche mi è stato negato l’accesso». Luciano Battù fa un po’ di resistenza prima di commentare le prese di posizione dei sei consiglieri diessini dell’area Montanari - i continuisti - a proposito delle loro condizioni per rientrare nell’aula di via Roma dopo la polemica assenza alla prima convocazione. Lo hanno tirato in ballo tanto l’ex collega nella giunta Burchiellaro, Giorgio Maglia, quanto Albertino Montresor.
Certo, Battù auspica che presto possa ritornare l’intesa con i compagni di partito ‘continuisti’. Ma lo hanno tirato in ballo. Il primo, Maglia, sostiene che lui, Battù, adesso si dice contrario a quei progetti predisposti in sinergia con i privati (Porta Mulina, il nuovo stadio e il restauro del palazzo del Podestà) «ma quando era in giunta con Burchiellaro li ha approvati, tranne quello di Palazzo del Podestà». Il secondo, Montresor, ha fatto riferimento a Battù affermando che per fare opere pubbliche costose (ad esempio la ciclabile per Angeli) servono anche i privati (gli oneri di urbanizzazione di Belfiore per restare in argomento ciclabile).
Una frecciatina niente male. Battù è il titolare del progetto della ciclabile in questione. richiesta a furor di petizioni dagli abitanti della zona. Battù ha più volte ascoltato le loro istanze in assemblee pubbliche traducendole in un progetto che prevedeva persino il prolungamento della pista fino all’ultimo avamposto cittadino prima di entrare nel territorio di Curtatone, l’abitato di Castelnuovo. Peccato che un successivo taglio di bilancio abbia inaspettatamente privato l’assessorato opere pubbliche dei fondi necessari per quel prolungamento. Ma quella è un’altra storia. Cosa dice, piuttosto, Battù, delle critiche dei due compagni di partito? «Io le pratiche di quei project financing non le ho mai viste - sbotta - non me le hanno fatte vedere, per essere precisi.
Negli ultimi mesi del precedente mandato avevo chiesto di visionare i progetti ma mi è stato negato l’accesso alle pratiche dagli uffici dell’assessorato di Stefano Montanari. Maglia però dovrebbe saperlo, perchè in giunta il dirigente dell’assessorato aveva confermato che tali atti, quelli relativi a project financing, non erano assolutamente disponibili». Battù potrà recuperare il tutto molto presto, visto che nell’esecutivo Brioni oltre ai lavori pubblici avrà in mano pure l’urbanistica. Insomma ora l’assessore è lui e le pratiche relative ad operazioni come Palazzo del Podestà, i nuovi uffici comunali a Porta Mulina e la costruzione del nuovo stadio tra Borgochiesanuova e Levata sono di sua competenza. «E’ ovvio che non si tratta di rifiutare l’istituzione del progetto di finanza - spiega - ritengo però che vi siano anche modi diversi e magari più adeguati per arrivare agli stessi risultati. In ogni caso spero che si possa arrivare presto a soluzioni ragionevoli con i continuisti e lavorare tutti assieme per realizzare il programma con cui Fiorenza Brioni ha vinto le elezioni». E i project financing? «Una delle prime cose che vorrei verificare è se sono allegati i pareri preventivi della Soprintendenza - dice Battù - non ho mai detto di essere contrario, ad esempio, al restauro di palazzo del Podestà. Ritengo però che possano essere prese in considerazione altre procedure per arrivare allo stesso risultato. Le ciclabili? Non è sempre necessario ricorrere ai privati per costruirle. E in ogni caso occorre sempre il controllo pubblico».
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