Ambientalisti contro la nuova centrale eolica Mauro Tedde La nuova Sardegna 4/1/2006
NULVI. Nuovi guai in vista per la centrale eolica che la Friel Spa di Bolzano sta realizzando nell'altipiano de Sos Paris, incastonato fra i territori tra Nulvi e Tergu. Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento giuridico hanno formalmente chiesto di far luce sullo stato dei lavori di questa nuova centrale eolica «che sta sorgendo — puntualizzano — in una zona coperta da vegetazione mediterranea e quindi tutelata con vincolo paesaggistico». Le due associazioni, raccogliendo le preoccupate segnalazioni dei residenti, hanno inoltrato al ministero dei Beni culturali e Ambiente, all'assessorato regionale dell'Ambiente, alla soprintendenza per i Beni ambientali di Sassari, al Corpo forestale, ai comuni di Nulvi e Tergu e alla Procura della Repubblica di Sassari, una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e di adozione di opportuni interventi in relazione ai lavori in corso. «Ma soprattutto — ribadiscono le due associazioni — si ricorda che ai sensi dell'art. 8 della legge regionale n°8/2004, fino all'approvazione del piano paesaggistico regionale nell'intero territorio regionale è fatto divieto di realizzare impianti di produzione di energia eolica salvo quelli precedentemente autorizzati per i quali i relativi lavori abbiano avuto inizio e realizzato una modificazione irreversibile dello stato dei luoghi». I lavori della centrale eolica della Friel spa vennero bloccati del dicembre del 2004 dal gip del tribunale di Sassari, Carla Altieri, che aveva fatto apporre i sigilli ai cantieri dalle guardie forestali di Nulvi. Provvedimento poi revocato dal tribunale della libertà. La Friel dovette ricorrere al Tar per impugnare una nota dell'assessorato regionale all'Ambiente che chiedeva di presentare uno studio di valutazione dell'impatto ambientale e che, di fatto, sospendeva i lavori. Il Tar, nel luglio 2005, aveva accolto il ricorso della Friel e condannato la Regione. |