TORINO: Il ministero torna a scuola «Salviamo gli edifici d’epoca» Copyright ©2006 La Stampa, 08/12/2005
LA MAPPA IN CITTÀ 150 ISTITUTI DI VALORE STORICO E ARCHITETTONICO
Gli edifici scolastici piemontesi sottoposti a vincolo dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici rappresentano circa il 30 per cento dell’intero patrimonio. A Torino, poi, su 362 scuole, quelle «storiche» sono oltre 150: antiche, di grande fascino e ricchissime di storia, in ogni quartiere. Scuole - come la «Tommaseo», la «Coppino», la «Ricardi di Netro» - progettate secondo criteri che hanno continuato a rimanere validi fino ad oggi, ma che di tanto in tanto necessitano di lavori di adeguamento. Per garantire la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio, ieri l’assessore comunale ai Servizi Educativi Santina Vinciguerra, il soprintendente Francesco Pernice e il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici Mario Turetta hanno firmato in Sala Rossa un protocollo d’intesa. La convenzione faciliterà gli interventi di protezione e conservazione degli edifici di importanza storica e architettonica. Inoltre, prevede un censimento che consentirà di evidenziare l’interesse culturale della struttura, ma anche di «svincolare» (il vincolo è automatico per gli edifici con oltre 50 anni di età e di autore non vivente) quelle scuole che non saranno ritenute significative. E in occasione dell’accordo, l’assessore Vinciguerra ha presentato il volume «Le nostre scuole», risultato della catalogazione dei 362 edifici scolastici di proprietà della Città, di cui 150 di valore storico e architettonico, costruiti tra la metà dell’Ottocento e la metà del secolo scorso. Inoltre, come già la mostra allestita a Palazzo Barolo nel 2004 con lo stesso titolo, il libro ripercorre attraverso gli arredi e l’analisi degli spazi dedicati alla didattica, l’evoluzione dei sistemi pedagogici. Il volume (edizioni Junior), curato da Isabella Quinto, Mario Sechi, Elisabetta Vanzella, raccoglie documenti, progetti, disegni, raccontando, attraverso la storia degli edifici scolastici, lo sviluppo sociale ed economico della città, il suo espandersi, la sua trasformazione urbana. Fino ai nostri giorni, con le ultime realizzazioni di asili nido d’avanguardia.
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