SARDEGNA: «Il Piano paesaggistico rispetta tutte le norme» 5 gennaio 2006 La Nuova Sardegna
CAGLIARI. «Il Piano paesaggistico, il cui schema è stato recentemente approvato dalla giunta regionale, è il frutto coerente, sia nel merito che nel metodo, del programma di governo, delle linee generali di sviluppo e di quanto emerso dal dibattito consiliare sulle linee guida del febbraio scorso». Lo ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica, Gian Valerio Sanna, replicando in parte all’ex presidente Mario Floris (Uds), che aveva parlato di rischio di illegittimità per alcuni vizi di metodo, e in parte a Graziano Milia (Ds), presidente della Provincia di Cagliari, che aveva lamentato la non consultazione. «Il metodo - ha replicato Sanna - segue rigorosamente la procedura indicata nella legge regionale 45/89 e nella più recente legge “salvacoste”. La ricognizione analitica e puntuale delle informazioni, dei tematismi, delle caratteristiche territoriali, è stata condotta in larga misura, sul lavoro prezioso svolto dalla Province con i Piani urbanistici provinciali e stupisce alquanto la lamentata non consultazione delle Province. Il riferimento al lavoro delle Province sarde infatti - ha continuato l’assessore - mi pare assai di più di un generico, rituale e del tutto inflazionato richiamo alla concertazione». Sanna ha dichiarato che «il il richiamo alla concertazione e a metodi “più democratici” ha significato spesso inconcludenza, impegni disattesi e obiettivi mancati, mentre viceversa nessuno ha il coraggio di riconoscere e valorizzare come questa giunta sia stata in grado di rispettare gli impegni assunti ». Ora, ha spiegato l’assessore, «si apre la co-pianificazione: un processo assai più avanzato della concertazione dove il concorso e la responsabilità di tutti i soggetti interessati potrà migliorare ma non stravolgere la base documentale e scientifi- ca fin qui realizzata». L’assessore dell’Urbanistica ha anche voluto precisare nella sua dichiarazione che sul tema delle procedure si stanno notificando, secondo legge, ai Comuni gli elaborati per la prescritta pubblicazione. «Una meno umorale lettura delle norme fugherebbe qualsiasi dubbio sulla validità del Piano paesaggistico a prescindere dalla legge urbanistica. Questa, infatti, aggiunge importanti strumenti per una moderna pianificazione territoriale ma non può essere usata come grimaldello di presunte illegittimità». L’assessore Sanna replica a Floris (Uds) e Milia (Ds)
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