Beni culturali e paesaggistici: in arrivo il nuovo Codice 29/11/2005, www.edilportale.it
Eliminato il silenzio-assenso, nuove modalità di gestione dei monumenti e corso di laurea per i restauratori -------------------------------------------------------------------------------- 29/11/2005 - Dopo aver ottenuto il sì preliminare dal Consiglio dei Ministri il 18 novembre scorso, il decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, che modifica il Codice dei beni culturali e del paesaggio, si avvia a diventare operativo.
Come previsto dall'art. 10, comma 4, della legge-delega 6 luglio 2002, n. 137, il provvedimento reca una serie di modifiche al Codice, che vanno dall’eliminazione della procedura di silenzio-assenso per i beni culturali e paesaggistici, alla previsione di una maggiore collaborazione tra Stato e Regioni nella redazione dei piani paesaggistici, a nuove regole per la gestione del patrimonio culturale. Novità anche per i percorsi formativi dei restauratori.
Per quanto riguarda il paesaggio, le modifiche apportate alla parte terza del Codice prevedono che, pur essendo i piani paesaggistici di competenza delle Regioni, lo Stato collabori nella stesura; nelle verifiche di compatibilità paesaggistica, il parere della Soprintendenza diventa vincolante, mentre l’autorizzazione di compatibilità paesaggistica diventerà efficace dopo 20 giorni, e non più dopo 30 come previsto dalla normativa vigente.
Sparisce dal Codice la possibilità di ricorrere al silenzio-assenso per i beni culturali e paesaggistici: questo procedimento è stato spesso utilizzato per la vendita dei beni demaniali, e comporta il rischio che vengano venduti immobili di pregio solo perché le soprintendenze non riescono a verificarne il valore culturale entro i termini di legge. Resta da vedere se l’eliminazione del silenzio-assenso sopravviverà all’iter che il ddl deve ancora compiere.
Novità sono state introdotte anche per le modalità di gestione dei monumenti: sono previste la gestione diretta e la gestione indiretta. Quest’ultima consiste nell’affidamento diretto a soggetti giuridici costituiti o partecipati dalla pubblica amministrazione cui i beni pertengono. L’espressione “soggetti giuridici” sostituisce “istituzioni, fondazioni, associazioni, consorzi, società di capitali o altri soggetti” del Codice vigente.
Inoltre, il contratto di servizio che regola i rapporti tra lo Stato, proprietario del bene, e l’affidatario, dovrà contenere in modo più dettagliato le attività di valorizzazione e le previsioni progettuali, nonché i tempi di attuazione.
Relativamente alla formazione dei restauratori e all’insegnamento del restauro, le modifiche all’articolo 29 del Codice autorizzano la Fondazione per la conservazione e il restauro di Venaria Reale ad avviare, in via sperimentale, un corso di laurea magistrale.
Il testo verrà ora sottoposto alla Conferenza Stato-Regioni ed alle Commissioni parlamentari.
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