Per la giornata dei disabili musei gratis in tutta Italia Ilaria Ricciardi Tuttosport, 30 nov. 2005
ROMA. Secondo una stima effettuata dall'ISTAT, nel 2005 sono più di 2.800.000 le persone disabili in Italia, pari al 5% della popolazione. In occasione della Giornata internazionale del disabile - dichiarata dall’ONU il 3 dicembre di ogni anno — e della giornata nazionale del volontariato (4 dicembre), sarà concesso l'ingresso gratuito in tutti i siti culturali statali ai disabili ed ai loro accompagnatori. Il ministro Rocco Buttiglione ha illustrato ieri questa iniziativa, alla presenza degli atleti italiani vincitori delle medaglie d'oro ai Giochi Paraolimpici di Atene: «Per chi ha una disabilità, lo sport è uno strumento potente per guadagnare fiducia in se stesso. Siamo orgogliosi di voi e dei vostri successi». Alvise De Vidi, oro nella maratona, ha raccontato una sua esperienza: «Per vedere il Campanile di S. Marco a Venezia ho dovuto superare con l'aiuto di alcune persone cinque scalini. Per chi sta su una sedia a rotelle non tutti i posti sono facilmente fruibili, per questo è lodevole l'impegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali». «Sono d'accordo con Alvise — ha commentato Paola Fantano, oro nel tiro con l'arco -. A volte capita di poter accedere ad un sito archeologico o ad un museo e di scoprire poi che le barriere architettoniche lo rendono visitabile solo in parte». Nel complesso l'accessibilità dei siti culturali è aumentata, passando dal 40,26% del 2004 all'attuale 56,40%. In particolare è superiore al Sud (62,69% isole comprese), al Centro è del 61,78% ed al Nord è del 51,43%. Dati confortevoli per una partenopea "doc" come Immacolata Cerasuolo (oro nei 100m farfalla ed argento nei 200m misti): «Complimenti al Sud, che si è mostrato ancora una volta nella sua positività". Alberto Pellegrini (oro nella sciabola) invece amplia il concetto: «Quando si parla di difficoltà di accesso non si deve pensare solo a chi è sulla sedia a rotelle, ma anche alle persone anziane e a chi è in maternità. Le barriere sono per tutti».
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