Furto sacrilego a Santa Maria sopra Minerva. Veronica Cursi Messaggero Cronaca di Roma, 30-NOV-2005
Rubata una sfera di marmo. L'opera trecentesca fa parte di una composizione davanti l'altare
L'allarme scatta in mattinata. Fratel Mario Becchelli, parroco della basilica, è il primo ad accorgesene: nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva, a due passi dal Pantheon, in pieno centro storico, una delle sfere di marmo che orna la balaustra davanti alla cappella della Madonna del Rosario, è stata rubata. Sradicata, forse in piena notte, dal complesso di colonne sui cui poggiava come ornamento. La storica sfera in marmo giallo, 20 centimetri di diametro, probabilmente risalente al 1300, data di fondazione della chiesa, faceva parte di un complesso di sei sfere, posizionate su due file, ciascuna composta da tre ornamenti, disposte una di fronte all'altra ai lati della cappella. In particolare la sfera rubata si trovava sulla sinistra della cappella, nota anche come cappella Capranica, sede di affreschi di alto valore artistico, come le opere di Marcello Venusti e di Carlo Saraceni. La denuncia, arrivata ieri mattina al commissariato di Polizia Trevi-Campo Marzio, ha subito fatto scattare le prime indagini. Anche perché «il luogo dove è avvenuto il furto - spiega Fratel Mario - è meta continua di turisti e passanti». «Stiamo valutando se attraverso il sistema di telecamere esterno alla basilica - spiega Antonio Del Greco, dirigente del commissariato Trevi-Campo Marzio - sia possibile scoprire l'autore del furto». La chiesa di Santa Maria sopra la Minerva, celebre e individuabile per l'elefantino nella piazza antistante, è già di per se, un luogo di culto estremamente affascinante. Tanto che la fantasia di vari scrittori si è sfrenata alla ricerca di significati simbolici ed esoterici. La chiesa gronda di eventi e testimonianze. Uno per tutti: il momento in cui uno dei massimi astronomi della storia dell'uomo, Galileo Galilei, appoggiò la teoria che aprirà poi la strada all'era copernicana, quella della rotazione della Terra intorno al Sole. Fu qui che i vertici della chiesa raccolsero e verbalizzarono la temporanea vittoria dell'antica dottrina tolemaica. Un binomio, fede-scienza, che seguiva a un altro connubio, tipico di Roma e della sua storia: paganesimo-fede. Come sottolinea Corrado Augias nel suo libro sui misteri di Roma, Santa Maria sopra la Minerva è uno dei tanti esempi di chiesa cristiana costruita materialmente sopra un tempio pagano. Da questa associazione edile si moltiplicano all'infinito le simbologie, come gli strati storici che si affastellano pietra su pietra.
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